Estesa la gratuità del vaccino antinfluenzale

Aumentano le classi di persone che hanno diritto alla gratuità del vaccino antinflulenzale. La Giunta provinciale infatti, su indicazione dell’assessore alla salute, ha approvato l’aggiornamento del calendario provinciale delle vaccinazioni, stabilendo l’offerta gratuita del vaccino antinfluenzale per le persone dai 60 anni di età (in precedenza era dai 65 anni in poi), per i bambini tra 6 mesi e 6 anni, per i soggetti che corrono un rischio di complicanze fra cui le donne in gravidanza sia nel periodo pre che post partum, nonché per gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse.

Vaccinarsi contro l’influenza infatti sarà fondamentale per per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, visti i sintomi simili tra Covid-19 e influenza”, spiega l’assessore alla salute Segnana, presentando nello specifico le categorie interessate dal provvedimento:

  • soggetti di età pari o superiore a 60 anni;
  • bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni di età;
  • soggetti, a partire dai 6 mesi di vita, che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano l’influenza, così come previsto dalle linee guida  sulla Prevenzione e il controllo dell’influenza per la stagione 2020-2021 del Ministero della salute; fra questi le donne in gravidanza per le quali, rispetto agli anni precedenti, la vaccinazione è stata estesa a tutto il periodo pre e post partum;
  • soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e alle seguenti categorie di lavoratori: medici e personale di assistenza, forze di polizia e vigili del fuoco, personale dei servizi socio-educativi, dei servizi dell’infanzia e della scuola, personale addetto al trasporto pubblico, personale in servizio presso la grande distribuzione e dettaglio di generi alimentari;
  • personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani ovvero allevatori, veterinari pubblici e liberi professionisti;
  • altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa.
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