Il Governo impugna la legge sulle chiusure domenicali

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato il cosiddetto ddl Failoni, la nuova legge provinciale che da qualche settimana determina, con alcune eccezioni, le chiusure domenicali e festive di supermercati e negozi sul territorio provinciale.

La norma infatti sarebbe incostituzionale, in quanto le competenze in materia di commercio e concorrenza sono, nonostante l’autonomia trentina, in capo al Governo centrale. Una valutazione non certo inaspettata, anche da parte della stessa Giunta provinciale, come si evince dal commento del presidente Fugatti, che prendendo atto della decisione del Consiglio dei Ministri, accusa il Governo di attuare un comportamento contraddittorio “che alla fine si trasforma in un motivo di orgoglio in più per continuare a promuovere norme che contribuiscono a migliorare non solo il Trentino, ma il Paese al quale apparteniamo, come riteniamo sia quella sulle chiusure domenicali”.

“La Provincia autonoma di Trento, assieme a quella di Bolzano, – continua la nota di Fugatti – ha peraltro già intrapreso un percorso parallelo attraverso una norma di attuazione che, negli scorsi giorni, ha ricevuto il voto favorevole della Commissione dei Dodici. A tal proposito, l’auspicio del presidente è che il Governo adotti definitivamente la proposta normativa, corrispondendo in tal modo alle attese dei territori“.

Nessuna sorpresa neppure per i sindacati, che in un comunicato congiunto a firma di Paola Bassetti (Filcams Cgil), Lamberto Avanzo (Fisascat Cisl) e Walter Largher (Uiltucs Uil), chiedono “di porre le basi per avviare un confronto serio, nell’ambito di una contrattazione territoriale, su temi come la conciliazione tra vita lavorativa e privata, turnazione e riconoscimento economico del lavoro festivo“, esortando il presidente Fugatti a “convocare le parti sociali e le associazioni datoriali per dare attuazione a quanto prevede l’articolo 2 della legge Failoni e favorire la definizione di un’intesa. In assenza di un intervento in questo senso della Giunta provinciale la nostra reazione sarà decisa e determinata”.

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