Monopattini elettrici, “non è una moda passeggera”

Foto © Gianni Zotta

Sul tema dei monopattini elettrici, nuova icona della mobilità sostenibile, abbiamo posto alcune domande al Comandante della polizia locale di Trento, Lino Giacomoni.

Comandante, quali regole deve seguire chi utilizza il monopattino elettrico?

“Dal punto di vista normativo i monopattini elettrici sono equiparati alle biciclette: possono circolare solo in ambiti territoriali limitati, su strade urbane con limite di velocità di 50 km/h. Per quanto riguarda quelle extraurbane, solo se è presente la pista ciclabile e non sulla carreggiata. Essendo veicoli a motore la loro circolazione sui marciapiedi o sugli spazi destinati ai pedoni la loro circolazione è sempre vietata, così come per le bici. I monopattini elettrici hanno dei limiti di potenza, se sono in grado di sviluppare una velocità maggiore ai 20 km/h la velocità massima consentita è di 25, sulle aree pedonali hanno l’obbligo di viaggiare ai 6 km/h”.

Vi sono dei requisiti particolari per guidarli?

“Chi conduce un monopattino elettrico deve avere almeno 14 anni, non è necessario avere la patente, non è richiesta l’assicurazione anche se è caldeggiata. Il monopattino deve avere dispositivi di illuminazione sopratutto se condotto in situazioni di scarsa visibilità; da mezz’ora dopo il tramonto bisogna indossare la pettorina catarifrangente; i minorenni, inoltre, devono indossare un casco protettivo”.

Quali sono i principali problemi causati dai monopattini?

“In questo momento, anche se questo mezzo non è ancora così diffuso, il fatto che circolino spesso sui marciapiedi può creare situazioni di pericolo per i pedoni. Andiamo verso l’inverno e le giornate si accorciano: nelle serate si porrà quindi il problema dei dispositivi di illuminazione e delle bretelle retroriflettenti”.

Si tratta di una moda passeggera o ne vedremo in giro sempre di più?

“Da novembre il Comune di Trento metterà a disposizione i monopattini a noleggio; ci sarà gioco forza un incremento dell’utilizzo di questi dispositivi ma, soprattutto in questo particolare momento storico, non è per forza un cosa negativa se lo vediamo nell’ottica dell’evitare che le persone affollino i mezzi pubblici o utilizzino con effetto inquinante l’autovettura. Non dimentichiamoci che da novembre entrerà in vigore anche a Trento il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti: se si utilizzano dispositivi elettrici quindi, oltre a decongestionare le strade si dà un vantaggio anche all’ambiente, facendo respirare aria pulita a tutti i cittadini”.

Ci sarà quindi un maggior ricorso a questi dispositivi…

“Certamente, accompagnato però anche dal problema delle soste; infatti bisognerà attrezzare delle zone dove parcheggiarli in modo da non lasciarli abbandonati sui marciapiedi o in mezzo alla strada”.

Per quanto riguarda i monopattini ‘classici’, quelli a spinta, quali norme stradali devono seguire?

“Il codice della strada vieta la circolazione di tavole, pattini o alti acceleratori di andatura, sulla carreggiata o sui marciapiedi, laddove – recita sempre il codice della strada – si possano venire a creare situazioni di pericolo per gli altri utenti. Pertanto, i monopattini ‘classici’, rientrando in questa categoria, possono essere utilizzati a velocità ridotte sugli spazi riservati ai pedoni, ma laddove le condizioni non lo consentano, devono essere condotti a spinta”.

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