Il Vescovo agli ospiti delle Rsa: “Cari anziani, non siete soli”

Mons. Tisi con i rappresentanti degli anziani al santuario di Montagnaga di Pinè nel settembre scorso. Foto © Gianni Zotta

Non ha voluto dimenticare i bambini e i ragazzi che pure risentono delle privazioni di questo periodo l’Arcivescovo di Trento: a conclusione della Messa domenica in Duomo il 13 dicembre ha ricordato anche loro “che pure soffrono per la pandemia” e, nel giorno di Santa Lucia, don Lauro ha mandato un saluto particolare al suo paese di Giustino che la festeggia come patrona. Nei giorni scorsi, don Lauro ha anche registrato un video destinato agli ospiti delle RSA di tutto il Trentino. Ne trascriviamo integralmente il contenuto come augurio a tutti gli anziani.

Cari anziani, dalla Cattedrale vi faccio gli auguri di Buon Natale. È un Natale difficile quello che stiamo vivendo. Penso a voi che conoscete in questo momento la difficoltà di poter incontrare i vostri famigliari, penso a qualcuno che è stato colpito dalla malattia, penso più in generale a quel clima pesante causato dalla pandemia che porta a doverci vedere a distanza.

Penso di non sbagliare dicendo che probabilmente in tanti di voi in questo momento la gioia fa un po’ di fatica a farsi spazio. Conoscete la durezza di quest’ora, più che la serenità di quest’ora. E allora voglio con la memoria farvi tornare a quando da bambini, nelle vostre case, preparavate il presepio.

L’augurio per tutti voi è che possiate come i pastori guardare il Bambino, Maria e Giuseppe, l’immagine del presepe. Così pensando a Gesù dentro la culla, quella culla un po’ strana che è la mangiatoia, vorrei augurarvi di poter sentire che quel Bambino non vi ha abbandonati e non vi sta abbandonando. Lui vi sta guardando, sta raccogliendo le vostre lacrime, sta raccogliendo la vostra sofferenza, e vi ripete “Non abbiate paura, sono con voi, cammino con voi”.

Vi invito a pensare a Giuseppe, al suo silenzio, e a sentire che nel silenzio di Giuseppe c’è anche il vostro silenzio, il silenzio drammatico di quest’ora in cui non vi è possibile incontrare fisicamente i vostri cari. Giuseppe sta pregando per voi, chiede al Padre per voi che possiate sperimentare che nel vostro silenzio il Signore è presente. Infine, vi invito a guardare a Maria. Maria che ha conosciuto la strada del dolore e della fatica. Maria che nel giorno in cui è stata raggiunta dall’angelo ha iniziato il suo pellegrinaggio nella fede.

Ebbene, chiedo allo Spirito di mettere accanto a voi Maria, perché vi accompagni in queste ore difficili e vi aiuti a sentire che non siete soli, che il Signore cammina e soffre con voi.

Da parte mia, e da parte di tutta la nostra Chiesa, vi giunga il ricordo e la certezza di una preghiera incessante, perché possiate essere sostenuti in queste giornate difficili. Nello stesso tempo chiedo al Padre che possano finire queste giornate tristi e possiate respirare di nuovo la gioia di incontrarvi coi vostri famigliari e di sentire la loro presenza, la loro parola, la loro vicinanza.

Anche noi come Chiesa, cominciando da me, non vediamo l’ora di tornare a trovarvi, tornare a visitarvi, tornare a incontrarci. Buon Natale.

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