La morte di Agitu, arrestato un collaboratore

Agitu nel 2016 ha guidato un corso a Pergine sul tema “Coltiviamoci” (foto Bruno Filippi/Archivio VIta Trentina)

A qualche ora dal ritrovamento nella sua abitazione di Frassilongo del cadavere di Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice agricola etiope nota per il suo impegno sociale, è stato arrestato nella notte dai carabinieri di Borgo Valsugana  un suo collaboratore, Adams Suleimani, pastore ghanese di 32 anni.  Avrebbe confessato di avere ucciso ieri colpendola con un martello la fondatrice dell’azienda “La capra felice” al termine di una discussione, all’origine della quale sembrano esserci motivi di tipo economico: li stanno approfondendo gli inquirenti guidati dal sostituto procuratore Giovanni Benelli e dal procuratore Sandro Raimondi.

Anche negli anni scorsi Agitu aveva scelto di farsi aiutare da collaboratori bisognosi di accoglienza e di aiuto, dando anche con questa scelta una prova di attenzione di apertura a tutti, a quanti “vengono dal sud e dal nord”, come aveva scritto nel suo messaggio augurale per il nuovo anno sui social.

Cordoglio in tutto il Trentino per la scomparsa di questa donna simbolo dell’integrazione ed ampio risalto oggi anche sui quotidiani nazionali e sui relativi siti: Agitu era stata “raccontata” per il suo impegno in molte trasmissioni televisive ed era stata ospite di festival ed eventi nazionali.

Quest'articolo fa parte della rivista anno 92 - n° 09 - L'integrazione si impara
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