Due calendari contro lo scarto e l’indifferenza

Le copertine dei due calendari

Come riempire i mesi e i giorni di questo 2021? Lo suggeriscono due calendari che, con modalità diverse, declinano un tema quantomai attuale, quello della cura, contro la cultura dell’indifferenza e dello scarto.

Il primo è il calendario prodotto dall’associazione “Prodigio Odv”, che dal 1999 promuove l’inclusione sociale di persone con disabilità motorie e cognitive. Ogni mese è scandito dagli scatti vincitori delle prime quattro edizioni del Premio Melchionna, dedicato al fondatore dell’associazione, Giuseppe Melchionna. Mentre il mese di gennaio si apre con la foto di un uomo che si è addormentato sulla tastiera di un computer, forse a rappresentare la stanchezza che molti portano dentro uscendo da un anno difficile, febbraio è il mese della speranza. Un bambino trattiene tra le mani una lanterna cinese prima di lasciare che questa si libri in aria assieme alle sue speranze, in un “Desiderio di nuova vita”, che è poi anche il titolo dello scatto.

A colpire, del calendario, è il modo in cui viene rappresentata la disabilità fisica. Molte foto sono infatti dedicate al movimento e allo sport, non alla staticità. “Canestro” di Gloria Nicotera cattura ad esempio una partita di basket in cui i giocatori sono persone in carrozzina. “Appendendo o regalando questo calendario – spiega la segreteria del Premio Melchionna – ti unisci a noi nell’impegno per rompere le barriere architettoniche e culturali che ancora oggi circondano le persone disabili e le loro famiglie”. È possibile acquistare il calendario con un’offerta minima di cinque euro scrivendo ad associazione@prodigio.it.

Il secondo calendario, invece, è una creazione degli studenti delle classi quarte dell’Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento, seguiti dall’art director Davide Mottes. Il “calendario Strenna”, arrivato alla 46a edizione, si concentra sul tema scelto per quest’anno da Fao e Nazioni Unite: l’ortofrutta. Il 2021 è l’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura, e il calendario degli Artigianelli punta proprio a far riflettere sul consumo – e sullo spreco – di frutta e verdura nel mondo.

Lo fa attraverso delle infografiche che, come spiega Mottes, sono delle “rappresentazioni grafiche di informazioni complesse”, che fanno capire subito, a un primo colpo d’occhio, di che cosa si sta parlando. “Certo, noi siamo una civiltà che non ha più niente a che fare con la nuda terra, il solco, la semente, la potatura e tutto il resto”, riflette padre Walter Mattevi, superiore della Comunità dei Pavoniani di Trento, in calce al calendario. “Manca il sudore, e frutta e verdura ci arrivano sulla tavola come per miracolo: è forse per questo che c’è tanto spreco?”. Il mese di novembre è dedicato proprio al dispendio di frutta e verdura. Viene preso ad esempio il 2019, anno in cui a livello mondiale è stato sprecato il 21,6% di frutta e verdura.

L’infografica fa anche uno zoom per illustrare come lo spreco è distribuito nelle diverse aree del mondo: il 20,7% nel centro e nel sud dell’Asia, il 15,7% in Europa e in Nord America, il 14% in Africa Subsahariana, l’11,6% in Sud America, il 10,8% in Nord Africa e in Est Asia e il 5,8% in Oceania.

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