Il governo impugna la legge Tonina sulle concessioni idroelettriche

La diga di Bissina. Foto ufficio stampa PAT

Il governo ha impugnato la legge provinciale 9 del 4 ottobre 2020, la cosiddetta “legge Tonina” sulle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, ritenuta incostituzionale. Come indicato nel ricorso pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri (edizione numero 3 del 20 gennaio 2021), Roma ritiene infatti che il provvedimento della PAT “avrebbe ecceduto rispetto alle competenze riconosciute alla Provincia dallo statuto speciale di autonomia”, in particolare per quanto riguarda le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni, e violato l’art. 117, primo comma della Costituzione, che impone il rispetto del diritto europeo, e in particolare il principio della libertà di concorrenza «per» il mercato”.​

Pronta la risposta della Provincia Autonoma di Trento, che ribadisce come il grado di dettaglio dei requisiti tecnici sia nato dall’esigenza di tutelare l’interesse generale collegato alla necessità di affidare le future concessioni a soggetti particolarmente qualificati e capaci, che offrano precise garanzie rispetto agli aspetti economici, ambientali e sociali.

“L’impugnativa del Governo della legge provinciale in materia di riassegnazione delle grandi derivazioni idroelettriche non ci ha colto impreparati, considerato che finora Roma ha impugnato quasi tutte le leggi regionali emanate – ha commentato il vicepresidente e assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina -. Tuttavia, il Trentino è in una posizione diversa, perché l’Autonomia speciale gli attribuisce sul tema una competenza primaria. Si tratta, come noto, di una competenza che ci è molto cara, che rivendichiamo con orgoglio e che vogliamo esercitare pienamente, considerata la storia che le centrali idroelettriche hanno alle spalle, l’impatto che hanno prodotto nelle nostre valli, l’importanza che tutt’oggi rivestono per i territori interessati, per le comunità e per i delicati equilibri ambientali in gioco. Il Trentino è pienamente in grado di gestire in maniera responsabile e avveduta questa straordinaria risorsa; per questo con la nostra legge abbiamo previsto nel dettaglio i requisiti tecnici che i nuovi gestori dovranno possedere”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina