Energie rinnovabili e comunità energetiche, firmato un accordo tra Provincia, Bim, Cooperazione e Artigiani

I firmatari dell’accordo che mira a un raddoppio del fotovoltaico sul territorio provinciale

Approvato dalla Giunta provinciale un accordo che ha come obiettivo quello di diffondere gli impianti domestici di energia rinnovabile e le comunità energetiche. Il protocollo, proposto dal vicepresidente della Provincia di Trento Mario Tonina, fornisce la cornice operativa. Sono stati coinvolti i quattro Consorzi BIM del Trentino, la Federazione Trentina della Cooperazione e l’Associazione Artigiani del Trentino.

“La nostra provincia – ha affermato Tonina – dimostra la sua capacità di fare sistema, anche sul tema dell’energia, facilitando il protagonismo delle realtà del territorio e i progetti delle famiglie. La firma di oggi sancisce l’avvio di un percorso che avrà ricadute positive. L’ambiente, ne abbiamo discusso al Festival dell’Economia di Trento e in particolare in concomitanza con la Giornata mondiale dedicata proprio all’ecologia, ieri, 5 giugno, riguarda tutti. La stessa Unione europea promuove le rinnovabili come fattore chiave non solo per la sostenibilità, ma anche per la sicurezza e una maggiore indipendenza energetica. Sono obiettivi strategici verso i quali l’autonomia può fornire un elemento in più. Ecco quindi l’importanza dell’accordo”.

L’accordo mira a raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano energetico ambientale e provinciale 2021-2030: in altre parole, il traguardo sarebbe la riduzione delle emissioni impattanti sul clima del 55% entro il 2030 e un possibile raddoppio della diffusione del fotovoltaico, una forma di produzione ad alta potenzialità.

Al dicembre 2021 erano circa 16mila gli impianti fotovoltaici presenti in Trentino, prevalentemente ad uso domestico, per una potenza complessiva installata di 230 MWp. La superficie è pari a circa 138 ettari, per un’energia prodotta che rappresenta il 3-4% del totale della produzione rinnovabile sul territorio provinciale.

“Questo accordo, che rafforza l’alleanza in Trentino a favore dell’energia sostenibile, è importante perché favorisce la collaborazione tra i soggetti del territorio – spiegano i rappresentanti dei quattro Bim: Michele Bontempelli (Bim dell’Adige), Claudio Cortella (Bim del Chiese), Giorgio Marchetti (Bim del Sarca), Giacomo Silano (Bim del Brenta) – e volge lo sguardo al futuro. Abbiamo iniziato un percorso che racchiude un impegno forte per lavorare assieme su temi che vanno lontano, come le comunità energetiche, assieme a tutti gli attori che possono dare il proprio contributo”.

Dello stesso avviso il presidente della Cooperazione Roberto Simoni, che dice: “L’intesa segna l’inizio di un percorso virtuoso che consentirà al Trentino di essere protagonista in materia di energia rinnovabile, avvicinandosi all’obiettivo di una maggiore indipendenza energetica. Come Cooperazione, stiamo inoltre lavorando intensamente, assieme ai Bim, per riunire le persone che metteranno i pannelli fotovoltaici in comunità energetiche con forma giuridica cooperativa. La forma che a nostro avviso meglio si adatta allo scopo di recuperare a favore dei cittadini l’eventuale redditività generata dall’autoproduzione”.

Per Stefano Debortoli, vicepresidente degli Artigiani, che ha portato l’adesione della categoria presieduta da Marco Segatta, “l’alleanza conferma la volontà di fare rete tra i soggetti del territorio e delle imprese per la diffusione degli impianti di produzione da fonte rinnovabili. Gli artigiani trentini sono in prima fila in questa operazione, nonostante il carico del 110% e le difficoltà legate ai rincari delle materie prime”.

Alla presentazione ha partecipato anche Roberto Andreatta, dirigente generale del dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione della Provincia.

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