Vaccino, entro febbraio in Trentino la copertura degli ultraottantenni

La somministrazione del vaccino anti Covid. Foto ufficio stampa PAT

Il tema dei vaccini anti-Covid è stato al centro della conferenza stampa della Task force provinciale tenutasi nel pomeriggio di sabato. Il presidente Fugatti ha aggiornato rispetto all’incontro avuto con il ministro Boccia e le autorità sanitarie nazionali, durante il quale sono state fornite nuove informazioni sull’andamento delle forniture. “Pfizer la scorsa settimana ha ridotto del 29% le dosi inviate sui territori. Per la prossima settimana la riduzione sarà del 20% ma avrebbe detto al commissario Arcuri di puntare al recupero entro la fine di marzo. Moderna ha ridotto a sua volta le dosi di febbraio del 20%. Astra Zeneca ha ridotto infine la propria previsione di dosi, passate da 16 a 8 milioni, ed in particolare 3,4 milioni di dosi nel primo trimestre dell’anno”, ha spiegato Fugatti, riportando le quantità assicurate alla nostra provincia dal commissario Arcuri: “Fra l’1 e 7 febbraio Pfizer invierà al Trentino 4680 dosi di vaccino, Moderna 600. Nella seconda settimana, arriveranno in Trentino di nuovo rispettivamente 4680 e 1200 dosi. Nella terza settimana, al Trentino andranno 5850 dosi Pfizer. Fra il 22 e il 28 febbraio, sono annunciate altre 5850 dosi di Pfizer e 4500 dosi di Moderna”.

Le dosi di Astra Zeneca inizieranno ad arrivare fra l’8 e il 14 febbraio: si è detto di 430.000 mila su base nazionale. Si sta ancora decidendo come verranno ripartire fra i territori. Dipenderà anche dall’esito delle analisi Aifa sull’efficacia del vaccino per gli over 65. Ipoteticamente dovrebbero essere circa 4000 dosi. Nella terza settimana di febbraio all’Italia dovrebbero venire inviate altre 660mila dosi, di cui al Trentino spetterebbero attorno alle 6000 dosi. “In definitiva – ha concluso Fugatti – da qui alla fine di febbraio potremmo attenderci in Trentino 27360 dosi di vaccino fra Pfizer e Moderna (6300 Moderna), ed inoltre altre 10.000 dosi circa di Astra Zeneca. Ciò sempre che le società farmaceutiche, di qui in poi, rispettino gli impegni presi”.

Giancarlo Ruscitti, responsabile del Dipartimento Salute della Provincia, ha spiegato che si era impostato con i medici di medicina generale e i pediatri un utilizzo dei vaccini a livello territoriale che deve essere ora rivisto a causa delle riduzioni delle forniture. La Provincia si riorganizzerà comunque per vaccinare prioritariamente gli over 80.

Pier Paolo Benetollo, direttore generale dell’Apss, ha detto che nel mese di febbraio si concluderà comunque la seconda fase di copertura vaccinale per il target degli ultraottantenni. “Il motivo per il quale si parte dalle persone più anziane – ha aggiunto – è evidente: gli ultraottantenni presentano in caso di contagio più complicanze e impegnano maggiormente le strutture sanitarie nel loro complesso”. Non ci sarà invece, come già stabilito, la possibilità di scegliere il vaccino: le indicazioni saranno impartite dalle autorità nazionali.

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