Inquinamento, il Noe di Trento sequestra i pozzi della Suanfarma di Rovereto

Suanfarma spa di Rovereto è chiamata a rispondere all’accusa di reato d’inquinamento ambientale e d’impedimento al controllo.

Ieri, martedì 2 febbraio, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) di Trento hanno infatti sequestrato i pozzi e i campionatori dell’impianto farmaceutico di Rovereto. Nel mirino della procura di Rovereto, che ha coordinato le operazioni del Noe e dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa), la gestione delle acque di scarico di Suanfarma. Già da tempo erano state individuate “evidenti anomalie” nella colorazione del Rio Coste, immissario dell’Adige, a sua volta interessato da persistenti inquinamenti.

È stato rilevato un utilizzo abusivo delle acque di falda, di cui l’azienda farmaceutica si sarebbe servita per diluire la concentrazione di contaminanti nel Rio Coste. I campionatori, in particolare, sarebbero stati usati da Suanfarma di Rovereto per eludere i controlli degli organi preposti. Qualche anno fa, infatti, Appa aveva installato una centralina di monitoraggio per controllare la situazione delle acque, dopo ripetute segnalazioni della strana colorazione del Rio Coste e delle emissioni nauseabonde da lì provenienti.

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