Addio a Erriquez Greppi, cantante della Bandabardò

Erriquez e la Banda nel gennaio dello scorso anno si erano esibiti per “Ice Music”, sul ghiacciaio Presena

“Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta”. Con queste parole la Bandabardò omaggia il suo volto e anima Enrico Greppi, in arte Erriquez, venuto a mancare questa mattina nella sua abitazione di Fiesole. L’artista combatteva con un brutto male da tempo, ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all’esterno.

Erriquez e la”Banda”, in un quarto di secolo di vita, hanno fatto ballare anche il pubbico trentino trascinandolo in numerosi concerti con quell’energia unica che li ha sempre contraddistinti: “Ubriaco canta amore”, “Beppeanna”, “Sempre allegri”, “Venti bottiglie di vino”, “W Fernandez”, solo per citare alcuni dei pezzi più famosi della Banda, dal Rafanass di Rovereto al suggestivo anfiteatro naturale di Castellano, da Nomi al Palalevico, da Sanbapolis a Trento al Passo Tonale, grande o piccola che fosse la platea, sapevano sempre coinvolgere giovani e meno giovani in una grande e sfrenata danza: e ogni volta, Erriquez “divorava” il palcoscenico, senza mai risparmiarsi, con un’empatia e una voce uniche nel loro genere. Mai banali, i testi delle sue canzoni, ce lo auguriamo, continueranno a divertire ma anche a far riflettere.

La Banda in concerto a Casellano, nell’agosto del 2016. Foto Vita Trentina

La pagina Facebook della Banda ha da poco pubblicato un messaggio, l’ultimo, scritto da Erriquez: “Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura. Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi. Un abbraccio che circonda! Aloha!!!”.

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