L’Rt scende a 1,07 e il Trentino rimane arancione

Può tirare un sospiro di sollievo la provincia di Trento: le previsioni più pessimistiche di una nuova collocazione in “zona rossa” si sono infatti rivelate inesatte e, con un Rt settimanale in calo da 1,22 a 1,07 il Trentino rimane in arancione.

“Un calo importante rispetto alla settimana scorsa – ha commentato  il presidente della Provincia Fugatti in conferenza stampa -. Non vuol dire che la situazione stia migliorando, perché abbiamo un indice di positività molto elevato, sopra il 10%, dovuto anche alla modalità dei nostri tamponi sui sintomatici, ma non possiamo nascondere che il contagio è cresciuto e che anche il numero di ospedalizzati stia crescendo. Continuiamo quindi a rispettare le regole e a mantenere la massima cautela, per fare in modo che nei prossimi giorni ci possa essere una stabilizzazione dei dati”.

Rispetto alla diffusione sul nostro territorio della cosiddetta variante inglese, il dottor Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento Salute della Provincia, ha spiegato che ne sono stati individuati in Trentino altri due casi, portando il totale a quattro. “Un tasso di incidenza fino ad ora – ha spiegato Ruscitti – più basso di quanto fosse previsto”.

 

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