Gli studenti del liceo Vittoria e del Centro Moda Canossa creano abiti e accessori per chi affronta la malattia

Un abito può infondere sicurezza a chi lo indossa, può comunicare gioia e portare un po’ di bellezza anche nelle giornate più grigie. È una “regola” che vale per tutti, ma che forse è ancora più valida per chi è costretto a lottare contro una malattia.

È proprio per instillare coraggio ai ragazzi che affrontano una malattia oncologica e a chi deve fare i conti con un male incurabile che un gruppo di 63 studenti del liceo Vittoria e del Centro Moda Canossa di Trento sta progettando dei capi d’abbigliamento e degli accessori personalizzati. Il progetto è coordinato dal Centro Servizi Volontariato (Csv) di Trento, ed è stato accolto sin da subito con molto entusiasmo sia dal liceo Vittoria sia dal Centro Moda Canossa.

“Spesso la moda è considerata appannaggio dei grandi stilisti, considerati dei geni unici e bravi che impongono il loro stile”, spiega la professoressa Caterina Cioppi, referente del progetto per il Centro Moda Canossa. “La nostra scuola, invece, invita i ragazzi a mettere il proprio talento a disposizione della bellezza e del bene di tutti. Prima di cominciare a pensare ai prodotti da realizzare, i nostri studenti si sono quindi chiesti quale messaggio volessero comunicare a chi è nella prova e nella malattia. La risposta è stata: il coraggio, la possibilità di combattere senza piangersi addosso, la voglia di vivere e la speranza. Tutto ciò, ovviamente, attraverso la moda, che genera quella bellezza che rincuora e che rigenera”.

Il progetto ha preso le mosse tra novembre e dicembre, con quattro formazioni online curate da Csv, Lilt e Fondazione Hospice. I ragazzi del liceo Vittoria e del Centro Moda Canossa hanno seguito degli incontri sul volontariato, sulla malattia oncologica negli adolescenti e sulla cura nel fine vita. Hanno portato la loro testimonianza anche una volontaria della Fondazione Hospice e un ragazzo che ha dovuto affrontare il tumore. Nel corso dell’ultima formazione, invece, gli studenti hanno cominciato a chiedersi che cosa avrebbero potuto creare per le persone seguite da Lilt e da Fondazione Hospice.

Anche se le formazioni hanno avuto luogo tra novembre e dicembre, l’idea è nata prima, su impulso della coordinatrice del Csv Francesca Fiori. “Volevamo valorizzare le competenze di un gruppo di studenti delle superiori – spiega Giulia De Paoli, coordinatrice dei progetti scuola e volontariato del Csv – affrontando temi seri e importanti, che alle volte forse sono considerati dei tabù. Il progetto è stato strutturato e discusso assieme agli insegnati delle due scuole che abbiamo coinvolto. L’obiettivo, infatti, era anche quello di far collaborare un gruppo di studenti di due diversi istituti”.

Dopo le formazioni online, è partita una sorta di “staffetta”. I ragazzi del Centro Moda Canossa hanno abbozzato dei prodotti che hanno poi condiviso con gli studenti del liceo Vittoria. Tra le bozze c’è una felpa che, con il suo cappuccio, nasconde le cicatrici, ma ci sono anche delle decorazioni che abbelliscono i porta urine che i pazienti spesso portano con sé.

Al liceo Vittoria, invece, il compito di realizzare uno studio sui tessuti e sui colori più adatti attraverso la cromoterapia. “Per i nostri studenti, questo progetto rappresenta anche un’occasione per confrontarsi con altri ragazzi che hanno competenze differenti”, racconta Tiziana Valenti, insegnante di discipline grafico-pittoriche e coordinatrice del progetto per il liceo Vittoria. “Abbiamo unito esperienze diverse anche all’interno del nostro istituto. Infatti, partecipano al progetto le classi terze degli indirizzi di arti figurative, design del gioiello, architettura e ambiente”.

L’indirizzo di design del gioiello arricchirà le felpe pensate dal Centro Moda Canossa con degli accessori diversi a seconda del destinatario. Gli studenti di architettura e ambiente penseranno invece ai tessuti d’arredo per cuscini, poltrone e arazzi inseriti negli ambienti di Lilt e Fondazione Hospice.

Finita la fase di studio dei colori e degli accessori, saranno coinvolti gli Artigianelli di Trento, che stamperanno il materiale prodotto. Le stoffe saranno poi consegnate al Centro Moda Canossa, che, entro la fine dell’anno scolastico, ultimerà i capi di abbigliamento e gli accessori.

“Il nostro sogno – conclude Giulia De Paoli del Csv – è quello di decidere, assieme a Lilt e Hospice, su quale prodotto investire di più. Ci piacerebbe coinvolgere alcune aziende trentine per realizzare una produzione in serie”.

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