Università di Trento, ingegneria sempre più green e internazionale

La facciata del palazzo di Ingegneria. Foto Alessio Coser

Il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (Dicam) dell’Università di Trento arricchirà la propria offerta didattica in modo tale da adattarsi alle esigenze attuali che vedono la transizione ecologica giocare un ruolo importante nel lavoro ingegneristico. Il risultato è l’attivazione di due corsi di laurea magistrale in inglese, che vanno a rafforzare la dimensione internazionale che contraddistingue, da tempo, la didattica e la ricerca del Dipartimento.

La revisione della laurea magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio ha portato all’ideazione di un percorso unico in Italia, focalizzato sulla modellazione dei processi ambientali – letteralmente Modelling and Simulation – e al rafforzamento internazionale del percorso dedicato alla sostenibilità e alla cooperazione (Environmental Sustainability and International Cooperation). Questi due curricula, interamente in inglese, si affiancano ai due più tradizionali dell’ingegneria ambientale, in lingua mista.

L’offerta didattica approfondirà i temi più attuali della professione come difesa del territorio e prevenzione dei dissesti, gestione sostenibile delle risorse, risanamento dell’ambiente, uso di tecnologie verdi nelle infrastrutture.

“Il Green Deal ci impone di combinare una solida formazione disciplinare con la comprensione delle interrelazioni tra sistemi ambientali e antropici e la capacità di trovare soluzioni a problemi complessi, trasformando le sfide ambientali in opportunità e rendendo la transizione verde il più possibile equa e inclusiva” afferma Marco Toffolon, coordinatore dell’Area didattica del Dicam. “Il curriculum in Modelling and Simulation rappresenta un unicum in Italia perché è focalizzato sulla modellistica e sulla simulazione numerica, ma tutte le attività didattiche del corso di laurea magistrale sono improntate alla risoluzione di problemi reali, grazie anche alle numerose esperienze che gli studenti hanno modo di fare in laboratorio, in campo e anche nel lavoro di gruppo”.

“Il nostro obiettivo è sviluppare quelle competenze trasversali, dall’apertura interdisciplinare alla flessibilità, dalle abilità comunicative alla capacità di gestire i conflitti, che il mondo del lavoro richiede in modo sempre più pressante”, spiega Davide Geneletti, vice-coordinatore dell’Area didattica.

I percorsi saranno attivati già a partire dall’anno accademico 2021/22, prevedendo anche due borse di studio per studenti non comunitari.

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