“Mi Coltivo”, al Polo meccatronica l’orto sociale della coop. Villa Maria

Ha trovato casa presso il Polo Meccatronica di Rovereto, su un terreno incolto di circa 7 mila metri quadrati, nella parte nord-ovest dell’hub 4.0 di Trentino Sviluppo, l’orto biologico della Cooperativa Sociale Villa Maria di Calliano. “Mi Coltivo” è il nome del progetto, che coinvolge 14 ragazzi con disabilità tra i 21 e i 45 anni, accompagnati da due educatori, un perito agrario ed una psicologa, a coordinare un gruppo di volontari. Interamente sbarrierato per favorire l’accesso alle persone con difficoltà motorie, l’orto sarà aperto al pubblico e, ultimate entro fine marzo le operazioni di preparazione e concimazione del terreno, verrà coltivato con cipolle, patate, zucchine, pomodori e altri prodotti orticoli a ciclo breve.

Per Trentino Sviluppo si tratta di un’occasione per curare i propri spazi verdi comuni in un modo nuovo, sostituendo il classico appalto di servizi con un progetto sperimentale di utilità sociale, realizzando un luogo che potrà essere utilizzato dalle imprese del polo per le attività di formazione e team building.

“La ciclicità della natura e i suoi ritmi scanditi – spiegano gli educatori referenti del progetto Maurizio Passerini e Valentina Brentari – ci permettono di proporre ai ragazzi mansioni sempre diverse a seconda della stagione e anche di scorporare ogni lavoro in più sottocompiti in modo da permettere a tutti, anche a chi ha una mobilità particolarmente ridotta, di rendersi utile e avere soddisfazione”.

“In realtà – spiega il perito agrario e volontario Emilio Dalponte – abbiamo suddiviso la superficie coltivabile in quattro orti, due polivalenti, uno per le patate e uno dove pianteremo leguminose per il sovescio, ovvero piante pensate per migliorare la struttura del terreno e farlo diventare a sua volta, l’anno prossimo, un ottimo orto polivalente”. L’orto sociale resterà attivo da marzo a novembre. Il 60% dei prodotti raccolti andrà alle 10 comunità alloggio della Cooperativa Sociale Villa Maria, mentre il restante 40% sarà destinato al mercato esterno, anch’esso gestito dai ragazzi con l’aiuto degli educatori.

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