#stopcasteller​, ingabbiata la statua dell’orso sulla rotatoria di San Lorenzo

Nella mattinata di oggi, sabato 3 aprile, un gruppo di attivisti della campagna #StopCasteller, con il volto coperto da maschere da orso, hanno simbolicamente messo in gabbia la statua dell’orso della rotatoria del ponte di San Lorenzo.

L’orso berlinese, simbolo del gemellaggio tra Trento e il quartiere di Charlottenburgin, è stato rinchiuso in segno di protesta contro la situazione di prigionia dei tre orsi rinchiusi al Casteller di Trento, come sottolineato anche da manifesti e cartelli inneggianti alla liberazione degli orsi e contro i vertici politici provinciali, indicati come responsabili della situazione attuale.

“Trento è quella città in cui un orso finto è circondato da fiori e un bel prato, mentre tre orsi veri sono condannati al carcere a vita. Abbiamo voluto rimediare all’inganno di quell’immagine idilliaca perché un turista non creda che nella nostra provincia viga una pacifica convivenza tra l’essere umano e la fauna selvatica”, hanno spiegato i manifestanti: “Vogliamo ricordare anche che la giunta Fugatti non sembra voler cambiare rotta, dato che a febbraio è stato dato il via libera all’abbattimento dei lupi, che non hanno mai aggredito nessun esser umano, e si prepara alla stessa soluzione con gli orsi definiti ‘problematici’“.

Al termine dell’azione simbolica, gli attivisti si sono ritrovati nel pomeriggio in un’assemblea pubblica aperta a tutte le associazioni locali, in piazza a Piedicastello, ed hanno annunciato la seconda manifestazione nazionale della campagna #stopcasteller, in programma sabato prossimo, 10 aprile, dalle 15 in piazza Fiera.

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