Trento Film Festival, la sessantanovesima edizione sarà solo on line

Il manifesto ufficiale del 69. Trento Film Festival firmato da Gianluigi Toccafondo

Causa pandemia la 69esima edizione del Trento Film Festival sarà solo online. “A meno che la situazione migliori e si possa, all’ultimo momento, proporre un programma ridotto anche in sala”, ha detto il presidente Mauro Leveghi nel corso della presentazione al supercinema Vittoria di Trento. “In seguito – ha aggiunto – tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate ci auguriamo di proporre in presenza alcuni appuntamenti alpinistici e, in estate, di girare il territorio provinciale con i nostri film”.

Lo scorso anno il festival cinematografico si era svolto sia in streaming sia in sala. Quest’anno sarà in programma dal 30 aprile al 9 maggio visibile in streaming sulla piattaforma online.trentofestival.it (i film si potranno vedere fino al 16 maggio). Sono 98 le opere in programma nelle varie sezioni (23 quelle in concorso tra lungo e cortometraggi).

L’apertura e la chiusura della rassegna che assegnerà le Genziane d’oro e d’argento ma anche molti altri premi avranno quest’anno come autori due trentini. Il film d’esordio, un corto di animazione, “Mila”, è infatti firmato da Cinzia Angelini, che peraltro vive ormai da qualche anno negli Stati Uniti. Al centro del racconto i bombardamenti su Trento nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale.

Sarà il corto di animazione “Mila” di Cinzia Angelini a inaugurare il Trento Film Festival, venerdì 30 aprile

Corrado Bungaro, musicista ed ex assessore comunale a Trento (alla cultura), è invece l’autore di “N-Ice Cello – Storia del violoncello di ghiaccio” che documenta il viaggio di questo strumento musicale, unico per le sue particolarità, dalle Dolomiti al Mediterraneo. Nel corso della presentazione, Lorella Franceschini, vicepresidente generale del Cai (collegata in streaming), ha detto che “visto il momento difficile, c’è sempre più bisogno di consapevolezza ambientale, alla quale il Trento Film Festival contribuisce”.

Dal canto suo, Elisabetta Bozzarelli, assessora comunale alla cultura a Trento, ha affermato che “il festival è il motore culturale del territorio” e che “la ripresa dalla pandemia sarà legata alla cultura”. È poi toccato alla direttrice Luana Bisesti e a Sergio Fant, responsabile della programmazione cinematografica (anche lui collegato, in questo caso dalla Germania), fornire alcuni elementi del calendario in programma. Bisesti ha ricordato che sono comunque previste “riflessioni con i protagonisti della montagna, convegni e incontri letterari” e che “da metà giugno il festival sarà in 8 località del territorio provinciale e a Bolzano a fine settembre”.

Tra i documentari più attesi in concorso quello che ha per protagonista lo scrittore Paolo Cognetti, “Sogni di Grande Nord” e “La casa rossa” sull’esploratore, alpinista e scrittore Robert Peroni, che vive in Groenlandia, l’isola territorio autonomo della Danimarca a cui quest’anno il Festival dedica il suo focus con diverse pellicole e dove, alle ultime elezioni, si è registrata la vittoria del partito ambientalista nel cui programma è previsto il no allo sfruttamento minerario precedentemente autorizzato.

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