A Novaledo. “Portiamo normalità”

Novaledo. Quando potranno tornare a incontrarsi in oratorio, bambini e ragazzi non avranno bisogno di tante parole, né di attività organizzate per filo e per segno. Un semplice pallone, un campo dove poter correre e giocare e la compagnia dei loro amici basteranno. Lo raccontano gli animatori dell’associazione “Noi Oratorio Novaledo – L’arcobaleno dei sorrisi”, che nell’ultimo anno si sono ingegnati pensando a come stare vicini a bambini e ragazzi delle elementari e delle medie attraverso il solo mezzo che, come tutti, avevano a disposizione: l’online.

“Non abbiamo mai mollato”, racconta Lorena Debortolo, vicepresidente dell’associazione. “Certo, per ovvi motivi abbiamo rallentato le nostre attività, ma abbiamo dimostrato che ci siamo e che resistiamo”. Quest’estate, ad esempio, gli animatori si sono spesi per trovare un’alternativa alle nove serate che, di solito, svolgevano in presenza ogni mercoledì sera. Sono nati così altrettanti video, in cui gli animatori vestono i panni dei personaggi delle fiabe e dei cartoni animati. I filmati, caricati su Youtube ogni mercoledì sera, durano venti minuti ciascuno. “Venti minuti, chiaramente, non possono stravolgere una giornata”, spiega Sofia Galter, animatrice dei bambini delle elementari. “Però ai più piccoli fa piacere che qualcuno pensi a loro e si inventi anche solo un semplice gioco per farli felici”.

Anche in questi ultimi mesi le attività online non sono cessate. Ogni settimana, gli animatori si incontrano e pensano a cosa proporre a bambini e ragazzi, con cui si ritrovano online una volta al mese. Gli argomenti trattati, di solito, sono gli stessi, ma gli strumenti utilizzati sono adattati all’età. “I bambini delle medie hanno bisogno di essere ascoltati da qualcuno che parli di cose semplici con loro: il loro film preferito, l’ultimo libro letto, come hanno passato il pomeriggio”, racconta Erica De Pieri, animatrice del gruppo delle medie. “E secondo me l’oratorio ha aiutato molto in questo, perché ha saputo infondere un po’ di normalità a un periodo che di normale non ha nulla”.

Nell’ultimo weekend di marzo, ogni animatore ha colorato una quindicina di sassolini e li ha sparsi in giro per il paese. A ognuno era assegnata una zona diversa di Novaledo da “ricoprire” di piccole pietre. “Noi Oratorio Novaledo” ha preso spunto dall’iniziativa sorta qualche mese fa a Lavis e presto diffusasi in tutto il Trentino, dove sono cominciati a spuntare sassolini colorati ai bordi di strade e sentieri. “Bambini e adulti possono raccoglierli e mandarci una foto”, spiega Sofia. “La prima volta abbiamo sparso 250 sassolini, ed è andata benissimo: li abbiamo finiti in due giorni. Adesso ne stiamo colorando altri, per regalare un sorriso a tutti gli abitanti di Novaledo”.

L’oratorio, infatti, cerca di coinvolgere grandi e piccoli: il book crossing, ad esempio, ospita volumi per bambini ma anche romanzi e saggi che possono essere apprezzati dagli adulti. Da poco ha compiuto due anni; un periodo in cui si è rinnovato di settimana in settimana, ospitando libri nuovi, a simboleggiare come l’oratorio, in poco tempo, sia riuscito a inserirsi nella comunità.

L’associazione “Noi Oratorio Novaledo – L’arcobaleno dei sorrisi” è nata “solo” nel novembre del 2016. Prima, per partecipare alle iniziative dell’oratorio, bambini e ragazzi dovevano andare a Roncegno. “Io e Lorena – racconta Stefania De Nitto, la presidente – ci siamo dette: ‘Perché non proviamo a far nascere qualcosa per i più giovani anche a Novaledo?’. Quindi abbiamo iniziato a chiamare a raccolta i ragazzi, alcuni dei quali, come Vania Cestele e Marika Galter, fanno parte del direttivo. L’idea ha funzionato: abbiamo cominciato a trovarci l’ultimo sabato del mese, e l’anno scorso contavamo settanta associati, che in un paese di mille abitanti non sono pochi”.

L’oratorio ha instaurato, nel tempo, preziose collaborazioni con i Vigili del Fuoco di Novaledo e con il Gruppo missionario, con il quale fino a qualche tempo fa condivideva gli spazi, in una stanza della parrocchia che si trova sotto l’asilo. Ora, però, all’associazione “Noi Oratorio Novaledo” è venuto a mancare un punto d’appoggio, una sala in cui potersi incontrare e dove organizzare le attività. “La stiamo cercando”, spiegano la presidente e la vicepresidente dell’associazione. In questi mesi, infatti, ci si proietta già verso l’estate, quando forse ci si potrà tornare a vedere non solo tramite lo schermo di un computer. Quando questo succederà, riprenderanno anche le attività come il teatro – organizzato con l’aiuto dello scrittore Stefano Borilee i mercatini, che l’oratorio allestisce per autofinanziarsi.

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