Ciclismo. Il Tour of the Alps perde già uno dei suoi protagonisti. “Ma per il Giro…”

Il podio dell’edizione 2019

Il Tour of the Alps 2021, che dal 19 al 23 aprile infiammerà anche le strade del Trentino, ha già perso uno dei suoi annunciati protagonisti. Vincitore di due edizioni – la prima nel 2008 e il bis nel 2016 – non sarà al via infatti il nostro Vincenzo Nibali, vittima di un incidente in allenamento che lui stesso definisce “banale, ma con conseguenze disgraziate che, purtroppo, mette in seria discussione tutti gli sforzi fatti per preparare le prossime gare. Domani (oggi, nrd) mi opero – prosegue lo squalo –  e poi comincerò un percorso, non semplice e non immediato, per cercare di essere al via del Giro. Questo è l’obiettivo che ho davanti e farò anche l’impossibile per centrarlo”.

LA GARA. Il TOTA è una corsa breve di cinque tappe intense e non solo per gli scalatori, ma anche per tutti quei corridori che vogliono testare la gamba in vista del Giro d’Italia 2021. Quest’anno a tentare di detronizzare il russo Sivakov ci saranno la bellezza di dodici squadre World Tour e gli attori in gara sono quelli di alto livello. Tra i partecipanti, infatti, ci saranno Egan Bernal, il vincitore del Tour de France 2019, Thibaut Pinot, Chris Froome, Nairo Quintana e Simon Yates. Non bisogna dimenticare i giovani, che sono pronti e scalpitanti come se fossero in rampa di lancio. Tra gli italiani abbiamo Giulio Ciccone e Matteo Fabbro, che dovranno fare i conti con Alexandr Vlasov del team Astana e Brandon McNulty del team UAE Emirates.

Il percorso del Tour of the Alps 2021 prevede oltre tredicimila metri di dislivello distribuiti in un totale di settecento e sedici chilometri. Cinque tappe brevi ma intense e soprattutto molto interessanti. Si comincia il 19 Aprile da Bressanone e si finisce a Riva del Garda il 23 Aprile. Il primo giorno è solo un antipasto, si fa per dire, con Passo del Brennero, tre volte la scalata ad Axams e un arrivo pianeggiante ad Innsbruck. Il secondo giorno invece i metri di dislivello cominciano a salire e tutti concentrati nella seconda parte della frazione in questione. Si sale due volte il Gachenblick Piller Sattel da due versanti opposti, e infine si arriva a Feichten dopo undici km di salita. La terza tappa, invece, prevede le asperità di Passo Resia, Fring e Tarres, proprio quest’ultima salita può fare una grande selezione prima dell’arrivo in discesa a Naturno. La tappa regina si correrà giovedì 22 Aprile. Tappa lunga 168,6 km, con oltre tremila metri di dislivello, prima Passo Castrin, poi Passo Carlo Magno e infine la salita di Castel Condino verso Boniprati. L’ultima frazione non deluderà le aspettative perché da Passo Campo i corridori dovranno affrontare Passo Duron e la doppia scalata al lago di Tenno per poi buttarsi a capofitto in discesa verso l’arrivo a Riva del Garda.

Tour of the Alps
Un passaggio del Tour of the Alps

CAMPIONI DA LEGGENDA. L’ex Giro del Trentino spegnerà quest’anno cinquantanove candeline: un soffio lungo che parte dal lontano 1962 quando ancora non ha un nome, è una gara in linea e a trionfare è Enzo Moser, fratello del famoso Francesco. Per l’ufficialità di Giro del Trentino bisogna aspettare il 1979 quando si prevedono un prologo a cronometro e due tappe in linea. Da lì in poi è un susseguirsi di sfide tra le bellissime Dolomiti e un parterre di campioni entrati nella leggenda, tra i quali il più vincente è Damiano Cunego, che stacca il tris nel 2004, nel 2006 e nel 2007. Nel 2016 si abbandona il nome all’italiana e si apre all’internazionale e più altisonante Tour of the Alps, ampliando i percorsi ai territori di Alto Adige e Tirolo. Proprio la collaborazione con l’Austria ha garantito una maggiore diffusione tra il pubblico televisivo e ha dato alla gara stessa un respiro più ampio.

L’albo d’oro delle ultime quattro edizioni è tutto in salsa straniera. L’anno scorso purtroppo l’edizione non si è disputata,  nel 2019 il vincitore è stato Pavel Sivakov, ma  al secondo posto si è piazzato Tao Geoghegan Hart che nel 2020 ha conquistato la corsa rosa. Un segnale di come il Tour of the Alps possa rivelarsi terreno di caccia in vista della partenza del Giro d’Italia.

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