L’Ordine dei medici: “Gli operatori sanitari non possono diffondere una cultura negazionista”

Il vaccino, un momento da immortalare. Foto © Gianni Zotta

Dopo le recenti manifestazioni no vax, che hanno scatenato le critiche dei rappresentanti degli infermieri, anche l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Trento si esprime sulle posizioni contrarie alla somministrazione dei vaccini anti-Covid, ribadendo e sostenendo “il valore della vaccinazione di massa quale trattamento fondamentale per contrastare e uscire dalla pandemia da SARS COV2“.

“Il comportamento del medico, è regolato dai principi del Codice di Deontologia che lo impegna a collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica, vaccinando e vaccinandosi, a tutela della salute individuale e collettiva per la sicurezza delle persone. Il medico fonda la sua attività professionale sui principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità, con l’obbligo morale di garantire la salute attraverso gli strumenti a disposizione scientificamente validati“, scrive in una nota il presidente dell’Ordine Marco Ioppi, richiamando con decisione i medici che operano “contro la pratica vaccinale e che diffonde una cultura negazionista che può indurre il cittadino a privarsi di cure essenziali”.

“È la deontologia che non ammette alcun cedimento antiscientifico e condanna fermamente ogni posizione negazionista indipendentemente dall’obbligo vaccinale – conclude Ioppi -. L’Ordine dei medici pertanto, in sintonia anche con la recente presa di posizione del presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Trento, dichiara la sua determinazione ad agire con la massima severità per contrastare ogni posizione contraria e lesiva dei principi della Deontologia, ragione d’essere del medio stesso”.

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