“..E promettetemi che mi terrete per mano”, in un libro il lockdown degli studenti del Rosmini

..E promettetemi che mi terrete per mano“, così si intitola il volume è stato presentato lunedì 10 maggio al liceo Rosmini di Rovereto, che raccoglie le testimonianze degli studenti sull’esperienza del primo, difficile lockdown di marzo e aprile 2020.

Erano appena finite la vacanze di carnevale e i ragazzi si preparavano a tornare in aula per cominciare il secondo quadrimestre, quando, nel marzo del 2020 il Coronavirus ha sconvolto la quotidianità di tutti noi. In pochi giorni la scuola era chiusa e i docenti del liceo Rosmini di Rovereto erano già pronti, in tempo record, per l’ormai famosa didattica a distanza, che all’epoca si pensava sarebbe durata appena qualche settimana.

“All’inizio era la novità, le lezioni online rappresentavano una sfida per tutti, per gli studenti certamente, ma soprattutto per noi professori. Parlare ad uno schermo costellato da piccoli “logo” colorati non era facile, cercare di costruire una relazione più virtuale che reale spesso era faticoso – spiega la professoressa Grazia Graziola -. Anche i ragazzi con il passare dei giorni erano sempre più stanchi, demotivati, preoccupati. Per coinvolgerli e per aiutarli a leggere e a capire quel difficile e inedito periodo, ho pensato di invitarli a scrivere, nella forma espressiva che preferivano, emozioni, stati d’animo, paure nuove e inespresse. Ho rassicurato tutti che non si trattava di un lavoro scolastico, soggetto a valutazione o giudizio. Doveva essere una scrittura libera, personale e spontanea che traducesse in parole, immagini e disegni il loro vissuto quotidiano durante l’emergenza sanitaria causa Covid-19″.

Alla fine sono state decine gli studenti che hanno inviato il loro contributo, iscritti a tutti i diversi indirizzi del liceo Rosmini, di tutti gli anni di corso, dalla prima alla quinta classe. Ad arrivare ai docenti racconti, poesie, riflessioni, foto e disegni. Piccole testimonianze di un’esperienza che ha provocato una metamorfosi delle relazioni umane più significative e che ancora oggi risulta difficile decifrare totalmente, frammenti di memoria oggi, a un anno di distanza da quel periodo, raccolti nella pubblicazione.

Alla presentazione, erano presenti l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti, la vicesindaca di Rovereto Giulia Robol, l’ispettore provinciale Ruggero Morandi, il dirigente Paolo Pendenza e una rappresentanza di genitori e studenti.

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