Giro d’Italia 2021 tappa 18: Uno scatenato Bettiol trionfa a Stradella

Alberto Bettiol incita la folla a Stradella. Immagini Rai

Dopo la fatica di ieri il Giro d’Italia offre un’ultima possibilità agli attaccanti di giornata per giocarsi la vittoria di tappa. La diciottesima frazione è la più lunga di questa edizione, infatti i corridori dovranno affrontare 231 km  da Rovereto a Stradella. Tanta pianura quindi per il plotone, anche se sul finale i colli potrebbero dare il via all’attacco decisivo.

L’inizio a Rovereto è stato baciato dal sole e dalla folla festante. L’allegria però ha mascherato le facce tese dalla fatica e in particolar modo ha nascosto le lacrime e la tristezza di Giulio Ciccone e Remco Evenepoel. I corridori, infatti, oggi si sono ritirati: dopo la brutta caduta rimediata scendendo del passo san Valentino avevano comunque deciso di rimontare in sella arrivando in cima alla Sega di Ala.

La fuga di giornata prende il largo già dai primi chilometri. Il gruppo cerca di rifiatare e lascia andare ventitré corridori a giocarsi la tappa di giornata. Dopo 200 km nei colli finali cominciano gli attacchi in fuga.  Remi Cavagna allunga sugli attaccanti di giornata. Il francese sembra avere le ali ai piedi e i suoi diretti avversari non sembrano mettersi d’accordo nell’inseguirlo. Uno scatenato Bettiol a tredici chilometri dal traguardo con la furia che lo contraddistingue prova a riportarsi sulla testa della corsa. Sfida di nervi con il francese della Deceuninck-Quick Step, ma alla fine l’italiano brucia l’asfalto sotto di sé e si riporta su Cavagna. Una volta raggiunto, lo supera e prende il largo. Alberto Bettiol spingendo con tutto quello che ha cerca di evitare il rientro degli avversari. Con venti secondi l’atleta con la variopinta maglietta dell’ EF riesce ad arrivare in solitaria al traguardo di Stradella, trionfando da vero campione! Il gruppo arriva invece in carrozza con oltre venti minuti di ritardo.

Oggi i corridori attraversano l’Oltrepò Pavese, terra di ricchezze culinarie e vinicole uniche nel loro genere. In questo territorio, infatti, abbiamo molti vini Doc; il riso Carnaroli regna sovrano e i salami di Virzì sono specialità sopraffini. Non bisogna dimenticare però che la cucina tipica è quella degli agnolotti, una pasta fresca ripiena di stufato e stracotto di carne di manzo.

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