Mauro Giacca: “Uniti per un Trento forte”

In una delle numerose interviste rilasciate dopo la promozione, Mauro Giacca aveva stimato in circa 1.600 i messaggi di congratulazioni ricevuti. Tre giorni dopo il totale va decisamente aggiornato: senza contare quelli arrivati in società, il presidente del Trento calcio ha ricevuto la bellezza di circa 6.300 messaggi, tra mail, sms e Whastapp. Aggiungiamo anche i complimenti della redazione di Vita Trentina, prima di approfittare della sua disponibilità e provare a capire cosa succederà, nel prossimo futuro, in casa gialloblu.

Presidente, come cambia, con la Serie C, il rapporto con la città e con il territorio?

Abbiamo sentito la vicinanza delle istituzioni, dalla Giunta provinciale all’amministrazione comunale, ora vogliamo diventare un punto di riferimento per tutto il calcio provinciale, lavorando per alimentare l’intero sistema, in rete con le società del territorio. Dovremo collaborare anche con pallacanestro e pallavolo: con Aquila, Trentino Volley e Trentino Rosa, ma anche con le altre realtà sportive del territorio, come il calcio femminile, che hanno sempre dimostrato di fare bene il proprio lavoro.

All’interno della società invece, come cambierà il lavoro?

Abbiamo l’obbligo di modificare l’assetto a livello economico e anche organizzativo. I risultati raggiunti sono frutto dell’impegno di tanti preziosissimi volontari, ma ora serve fare qualche step in più. La struttura – direttore sportivo, mister e squadra – è vincente. La rosa andrà ritoccata, ma vogliamo consolidare il gruppo a partire da Gementi e da mister Parlato, con cui vogliamo condividere un proseguimento strutturale della prima squadra. A livello dirigenziale servirà una figura che possa lavorare in società a tempo pieno, ed oltre la prima squadra, poi, stiamo lavorando sul settore giovanile: sei squadre parteciperanno ai campionati nazionali e ci fa piacere coinvolgere ragazzi di tutta la provincia che potranno ambire a fare esperienze calcistiche importanti. Il Trento deve essere una famiglia anche per loro, è la società della nostra comunità, e quindi ci deve rappresentare in maniera seria e solida. Poi abbiamo il calcio a 5 ed il settore femminile, lavoro da fare ce n’è ma piano piano faremo tutti i passaggi necessari.

La promozione è un punto di partenza, quali obiettivi a breve termine vi ponete?

Sicuramente ci sarà da lavorare sul consolidamento economico, con il vicepresidente Zobele siamo all’opera da tempo per dare solidità alla società e speriamo di poterlo fare con le aziende del territorio: ora l’immagine del Trento ha tutt’altra visibilità, iniziamo a entrare in un mondo che per il nostro tessuto economico inizia ad essere importante. Credo che tante aziende già ci siano vicine e mi auguro che sempre di più dimostrino questo attaccamento, perché solo l’unione può fare una forte società.

Ci sarà da adeguare anche lo stadio, come lo immaginate?

Dovrà essere la nostra città, la nostra casa, dove tutte le aziende partner potranno trovare spazio. Sono convinto che sarà uno stadio da brividi, la classica bolgia, pronta ad accogliere le tifoserie delle piazze importanti che verranno qua a giocare: il nostro territorio è amante del calcio, ci saranno sicuramente tante persone.

Come si potrà evolvere il rapporto con i tifosi, finalmente tornati al Briamasco?

I tifosi hanno avuto ragione a non proseguire con l’A.C. Trento 1921, in passato hanno sofferto tantissimo e bisogna capire come sono stati trattati. Adesso però la società ha una mentalità costruttiva anche nella visione: deve avere rispetto nei loro confronti, come loro devono rispettare la società. Non è il risultato che deve determinare il rapporto tra Trento e tifosi, ma il lavoro che mettiamo in campo, ed io sono convinto che i tifosi torneranno tutti, perché hanno capito che, dopo i tanti errori fatti, il cuore e la passione di Mauro Giacca è uguale a quella che hanno loro. Sentire la loro vicinanza ci dà adrenalina e la forza per fare bene, per questo vanno resi felici.

Magari a partire dalla festa di luglio, in cui celebreremo promozione e centenario.

Ricorderemo i 100 anni perché è un grande traguardo, e per arrivarci al meglio stiamo lavorando sul marketing, sulle maglie: ci saranno delle sorprese sicuramente interessanti.

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