A Pergine festa e divertimento per i campionati nazionali off road

Il trentino Mattia Stenico vincitore nella categoria Allievi 1° anno

Non è un paese per vecchi” recitava una celebre locandina western e lo stesso si potrebbe dire anche di Pergine, dove ieri, domenica 6 giugno, al Parco Tre Castagni si sono disputati i Campionati Italiani Giovanili XCO, organizzati dalla Polisportiva Oltrefersina con il supporto del gruppo DAO Conad, Trentino Marketing, Comune di Pergine e Cassa Rurale Alta Valsugana, sotto un bel sole mattutino che ha lasciato spazio, nel corso dell’ultima categoria, ad un acquazzone primaverile. Ad essere incoronati Campioni d’Italia sono stati la bresciana Elisa Bianchi e il torinese Emanuele Savio (Esordienti 1° anno), la valdostana Sofia Guichardaz e il friulano di Buja Ettore Fabbro (Esordienti 2° anno), la sanremese Beatrice Temperoni e il trentino Mattia Stenico (Allievi 1° anno), la torinese Valentina Corvi e il bolzanino con i colori di Cardano Elian Paccagnella (Allievi 2° anno).

Giornata di gare partita alle 9.15, con lo start delle Donne Esordienti 2° anno ad anticipare di tre minuti le colleghe del 1° anno. Due categorie che hanno visto l’arrivo in solitaria sia per Sofia Guichardaz (ED2) che per Elisa Bianchi (ED1), con la prima a precedere l’aretina Elisa Ferri, campionessa uscente, e la friulana Sabrina Rizzi, mentre la bresciana si è imposta davanti alla trentina Nicole Azzetti e all’altoatesina Katharina Telser. Stessa storia tra le Allieve 2° e 1° anno, con un dominio incontrastato sin dal primo giro per le campionesse in carica Valentina Corvi (DA2) e Beatrice Temperoni (DA1). Un ritmo infernale ha permesso loro di guadagnare un gran vantaggio fin da subito e presentarsi sul traguardo a braccia alzate, avvolte da uno splendido tricolore. Il podio tra le Allieve 2° anno è stato completato dalla piemontese Greta Demichelis e dalla ligure, figlia d’arte, Marika Celestino, mentre tra quelle del 1° anno secondo e terzo posto per la coppia lombarda formata da Arianna Bianchi e Valeria Terzi.

Grande suspense nelle gare maschili, che già tra gli Esordienti 1° anno hanno offerto un finale epico. Gara combattuta con Emanuele Savio a comandare in entrambe le tornate, ma caduto proprio sul più bello a meno di un km dal traguardo. Epilogo che sembrava scontato, con Marco Rota che sognava già un arrivo tricolore, ma quando la sfortuna colpisce non c’è nulla da fare. Un sasso sul cammino del lombardo gli fa bucare una gomma a 300 metri dall’arrivo e permette a Savio di recuperare e battere Rota allo sprint. Podio completato da un altro figlio d’arte, Patrik Pezzo Rosola, bravo a recuperare dopo un avvio difficile dalla 25esima posizione. Riconferma tra gli Esordienti 2° anno per Ettore Fabbro, che bissa senza particolari patemi d’animo il successo del 2020 davanti a Mario Campana e Daniele Angelo Ronzoni. Finale thrilling tra gli Allievi 1° anno con Mattia Stenico, atleta di casa della Polisportiva Oltrefersina, capace di spuntarla al fotofinish sull’altoatesino Hannes Bacher, che al tricolore ci credeva per davvero. Per il trentino una rimonta furibonda, dopo un primo passaggio controllato, che l’ha portato a giocarsi la vittoria fin sulla linea d’arrivo per mezza ruota. Terzo posto conquistato da un altro altoatesino, Felix Engele, che non ha saputo tenere le ruote dei due migliori nel giro conclusivo. Infine, anche l’ultima gara in programma ha saputo regalare emozioni incredibili, con una lotta a quattro sbloccata solo nel finale. Nel corso dell’ultimo giro, Davide Donati tenta l’attacco ma Federico Bartolini risponde, ma ‘tra i due litiganti, il terzo gode’: i due si toccano e perdono l’equilibrio, il tutto a vantaggio di Elian Paccagnella che guadagna una manciata di secondi fondamentali per arrivare al traguardo in scioltezza, incredulo e a braccia alzate.

“Il bilancio è positivo: abbiamo portato a casa una maglia tricolore, non potevamo sperare di meglio, ma quello che importa è che lo staff abbia lavorato egregiamente”, commenta Paolo Alverà, presidente della sezione mtb della Polisportiva Oltrefersina. “Abbiamo ricevuto commenti positivi sul percorso da parte di tutti i presenti, tecnico, impegnativo e tutto da guidare. Il tempo ci ha aiutato fino all’ultima gara, quando ha piovuto, ma è andato tutto bene. Ora ci godiamo il successo, ma stiamo pensando ad un futuro ancora in tricolore”.

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