Contro il cambiamento climatico, duemila nuove piante a Gocciadoro

Il parco di Gocciadoro

C’è anche il Comune di Trento tra i partner del progetto spazio alpino Alptrees, che si propone di gestire al meglio le specie arboree non native negli ecosistemi alpini di Italia, Austria, Slovenia, Svizzera, Germania e Francia anche con la finalità di contrastare il cambiamento climatico.

Sono diversi infatti gli alberi non nativi, che appartengono a specie che non hanno avuto origine nel territorio alpino: il loro uso o la loro diffusione spontanea in ambito urbano può rappresentare un beneficio (per la produzione di legname, la resistenza alle intemperie ed all’inquinamento, la bellezza della chioma, ecc.) ma anche una minaccia, qualora si diffonda a scapito della conservazione degli habitat naturali tutelati.

Nell’ambito del progetto Alptrees, avviato alla fine del 2019 e curato dal servizio Gestioni strade e parchi con Fondazione Mach e Dicam dell’Università di Trento, il Comune sta completando il censimento e la catalogazione delle specie arboree urbane comunali ed ha inoltre previsto delle attività specifiche in alcune aree verdi sulle quali attivare delle azioni concrete, partecipate e coerenti con le finalità del progetto. Tra queste, anche il progetto pilota a Gocciadoro, il parco periurbano di maggiore estensione (più di 20 ettari) che, grazie alla straordinaria ricchezza arborea, è parzialmente tutelato come Zona speciale di conservazione “Natura 2000”.

E proprio il parco di Gocciadoro è al centro del programma Mosaico Verde, che offre ad Aziende ed Enti Pubblici la possibilità di contribuire attivamente alla riduzione della quota di emissioni climalteranti in atmosfera, beneficiando di un intervento gratuito di riqualificazione urbana attraverso la messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone in aree degradate per contenere gli effetti locali dei cambiamenti climatici.

Dopo i dovuti sopralluoghi e le verifiche con gli enti sovraordinati per la programmazione degli interventi di riforestazione nel prossimo autunno si procederà quindi con i primi impianti, con la messa a dimora di una prima tranche di 1.000 piante forestali delle 2.000 arboreo-arbustive complessive previste nel parco, a contrasto delle aree di impoverimento boschivo sul versante ovest e a potenziamento delle aree verdi di recente acquisizione ad est.

Sono state individuate le seguenti specie di riferimento per gli impianti. Specie arboree: Quercus robur (farnia), Carpinus betulus (carpino bianco), Acer campestre (acero campestre), Prunus avium (ciliegio selvatico), Sorbus torminalis (ciavardello). Specie arbustive: Cornus sanguinea (sanguinella), Crataegus monogyna (biancospino), Ligustrum vulgare, Viburnum lantana (lantana), Euonymus europaeus (berretta del prete).

 

 

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