Chiusure domenicali dei negozi, la legge trentina è incostituzionale

La Corte costituzionale ha depositato oggi, giovedì 1 luglio, la sentenza che sancisce l’illegittimità costituzionale della legge della Provincia autonoma di Trento n.4 del 2020, sulle chiusure domenicali degli esercizi commerciali.

Come ha ricordato la stessa Corte nella motivazione, in passato vi erano già ben sei precedenti sentenze della Consulta sfavorevoli ad altrettante leggi regionali: Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana e Provincia autonoma di Bolzano.

“Legiferare in presenza di una giurisprudenza così univoca e consolidata si poneva obiettivamente come un atto temerario, che poteva solo esporre la nostra autonomia speciale a fare la figura del provocatore spudorato o del dilettante allo sbaraglio, esporre le imprese commerciali a danni ingiustificati e illudere e tradire le legittime aspettative dei lavoratori”, commenta la sentenza il consigliere provinciale Pd Giorgio Tonini: “Legiferare al confine delle nostre competenze è una strategia legittima e intelligente, mirata ad allargare gli spazi della nostra autonomia. Ma un conto è muoversi ai confini per cercare di spostarli in avanti, altro è invadere consapevolmente lo spazio altrui, sfidando esplicitamente e deliberatamente la Costituzione vivente nella giurisprudenza della Corte. In questi casi, la cosa più difficile è non dire “ve lo avevamo detto”. Non ci riusciamo a non dirlo: eravamo stati facili profeti”.

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