Quattro concerti in serra alla Floricoltura Roncador di Mezzolombardo

La Floricoltura Roncador si trasforma in un palcoscenico dove saranno realizzati 4 concerti tra le piante e i fiori

A partire da oggi, 7 luglio, e per i prossimi 4 mercoledì, la Floricoltura Roncador di Mezzolombardo si apre alla musica. Dal jazz al blues, da sperimentazioni originali alla musica classica: la serra si trasforma in un palcoscenico dove saranno realizzati 4 concerti tra le piante e i fiori. I concerti iniziano tutti alle 18.30. La partecipazione è gratuita, ma occorre prenotare su www.concertinserra.eventbrite.it

Si inizia questo pomeriggio con The Jazz Factor, un gruppo di studenti del liceo e conservatorio Bonporti formatosi nel 2018 composto da Giulio Ferraro alla tromba, Thomas Badocchi al sassofono, Enrico Giorgetti al piano e Riccardo Giongo alla batteria. Il loro repertorio spazia dallo standard jazz al latin. Si proseguirà mercoledì 14 luglio con i Ringo Blues, un duo acustico nato nel 2008 grazie all’incontro causale di Stefano Dallaserra e Paolo Tiago Murari, che presto decisero di fondere la loro comune passione per il blues, aggiungendoci un retrogusto funk e rock. L’intesa tra i due viene alimentata dalla loro sinergia sul palco e dal connubio tra la voce dalle molteplici sfaccettature di Stefano e l’energica chitarra di Paolo. Dopo aver intrattenuto con la loro musica centinaia di persone in ogni parte d’Italia, i due artisti pensano che sia giunta l’ora di lasciare un’impronta di sé e decidono di iniziare a dar forma a un loro disco, la cui uscita è prevista a breve. Mercoledì 21 luglio si esibiranno Jacopo Lohs e Zeno Merlini, che insieme formano il progetto Playing duets. Dando nuova veste ad alcuni brani della tradizione del Novecento e attraverso composizioni originali, Playing duets è un progetto che si insinua tra le faglie del tempo musicale. La voce del sassofono e la chitarra – con l’uso di effetti – creano tessiture sonore a trame larghe che si intersecano su più livelli. I riferimenti musicali sono Bill Frisell, Jim Hall, Bob Brookmeyer, Zoot Sims, Jimmy Giuffrè e alcuni dei grandi compositori di musica classica del secolo scorso come Claude Debussy; la ricerca di questo duo è prima di tutto timbrica, secondo l’idea che il veicolo sonoro sia privilegiato messaggero musicale.

A concludere la rassegna, mercoledì 28 luglio, sarà il duo Rarità Musicali per arpa & violino, formato da Michela Anselmi e Priyanka Ravanelli. La coppia eseguirà un programma dedicato alla musica originale con preziose pagine nella Francia tardo romantica. Michela Anselmi ha conseguito diploma e laurea di II livello in arpa al Conservatorio di Verona. Suona in varie formazioni orchestrali e di musica da camera. Insegna arpa in varie scuole della provincia di Verona ed è docente di educazione musicale nella scuola secondaria di primo grado. Priyanka Ravanello è diplomata al Conservatorio Bonporti di Trento, grazie alla spiccata curiosità che la caratterizza, ha frequentato masterclass in Germania, Svizzera, Francia e Austria, e si è specializzata dapprima presso il “Conservatoire Royal de Liége” in Belgio con Philippe Koch, dove ha ottenuto anche un diploma di abilitazione all’insegnamento, poi presso il Conservatorio di Lugano nella classe di Klaidi Sahatci; infine presso la Haute école de musique de Ginevra, nella classe di Gwendolyn Masin. Molti i concerti che segnano la sua carriera: con la Piccola Orchestra Lumiere al Wiener Konzerthaus, con Riccardo Muti alla Philharmonie de Paris, Con l’orchestra laVerdi al Teatro alla Scala e al KKL di Luzern accompagnando Katja Buniatshvili, Con Kavakos al Ravenna Festival, con Ziang Xian all’Auditorium di Milano. Numerose le registrazioni e le riprese video. Attiva come camerista, si esibisce in varie formazioni classiche dal duo all’ottetto. Ravanelli si dedica con passione anche all’insegnamento, specializzandosi ulteriormente nel metodo Suzuki.

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