Defibrillatori nei rifugi, ecco i contributi per rendere le montagne più sicure

Il defibrillatore, uno strumento molto importante per la sicurezza e la salvaguardia della vita

Rendere le montagne del Trentino ancora più sicure, è questo l’obiettivo comune che unisce l’Assessorato alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e l’Assessorato all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo. Un lavoro condiviso che ha visto oggi, venerdì 16 luglio, il raggiungimento di un importante traguardo che permetterà ai rifugi trentini, sia alpini sia escursionistici, di dotarsi di un defibrillatore, strumento molto importante per la sicurezza e la salvaguardia della vita delle persone che frequentano le nostre montagne. Sono in arrivo infatti 90mila euro per l’acquisto di tali strumenti, per i proprietari di rifugi o per coloro che ne hanno la disponibilità (a titolo di usufrutto, affitto o concessione in uso).

“La concessione dei contributi in oggetto rientra nella più ampia strategia provinciale per la diffusione extraospedaliera dei defibrillatori semiautomatici esterni”, spiega l’assessore alla salute Stefania Segnana. “La defibrillazione precoce rappresenta infatti un’importante misura per aumentare la percentuale di sopravvivenza nel caso di arresto cardiocircolatorio provocato da fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso. Proprio per questo la presenza capillare, sul territorio provinciale, di defibrillatori semiautomatici esterni, è un obiettivo su cui siamo impegnati da tempo e che vede oggi, con l’approvazione di questi criteri, il raggiungimento di una tappa molto importante. Ma la presenza dei defibrillatori da sola non basta, – prosegue Segnana – è necessario anche che il personale non sanitario individuato per l’utilizzo del defibrillatore sia opportunamente formato. Proprio per questo è previsto, come requisito per l’accesso al contributo, il possesso dell’attestato di autorizzazione all’uso del defibrillatore o l’impegno ad acquisirlo entro un congruo periodo di tempo”.

“Le nostre montagne sono meta di un elevato flusso turistico, sia in estate che in inverno, nostro dovere è cercare di renderle il più sicure possibile, sotto tutti i punti di vista”, osserva l’assessore al turismo Roberto Failoni. “La specificità delle zone di montagna, unita all’elevato numero di persone che vi transitano, impone un intervento, attraverso il quale garantire quella sicurezza che ognuno di noi si aspetta e che è prerogativa di un’offerta turistica di qualità. Un’offerta turistica attenta ai bisogni delle persone e orientata a creare un ambiente confortevole, in cui trascorrere le proprie vacanze o il proprio tempo libero ma attrezzato anche per affrontare situazioni di emergenza, come quelle nelle quali si rende necessario l’utilizzo dei defibrillatori”.

Il limite massimo di spesa ammissibile è pari a mille euro, aumentata dell’IVA se questa costituisce un costo non recuperabile. I contributi sono concessi nella misura del cento per cento della spesa ammissibile, nei limiti delle risorse disponibili. Le domande vanno presentate dal primo agosto al 15 ottobre 2021 al Servizio provinciale turismo e sport, avvalendosi della modulistica presente sul sito internet della Provincia.

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