Ai XII Apostoli la giornata del ricordo dei caduti della montagna

Anche in questo 2021, per il secondo anno consecutivo, la giornata del ricordo dei caduti della montagna, che si svolge dal 1953 ai 2500 metri del rifugio fratelli Garbari ai XII Apostoli, è stata fatta in modo spontaneo.

Al pellegrinaggio del popolo della montagna, che ha salito l’impegnativa Scala Santa e poi le balze rocciose dell’Alta Val di Nardis, hanno partecipato ben 350 alpinisti, tra cui, come accade dal 1963, anche un gruppo di cantori del Coro della Sosat. Un impegno morale mantenuto anche in tempi di pandemia, con in testa il presidente Andrea Zanotti e il maestro Roberto Garniga.

Nonostante il meteo instabile, la celebrazione eucaristica si è celebrata nell’anfiteatro naturale fra il rifugio e la chiesetta, una grotta scavata nella roccia alla base della Cima XII Apostoli, ed è stata officiata dal sacerdote mantovano Don Giorgio Dall’Oglio. Quest’anno nella chiesetta, dove dal 1953 vengono deposte sulle pareti di dolomia le lapidi che familiari e amici portano lassù a ricordo di chi ha lasciato la vita in montagna, sono state benedette le nuove lapidi a ricordo di: Michael Costa caduto sul Monte Guglielmo il 23 aprile 2019; Floriano De Col di Follina Treviso caduto sul Monte Peron una montagna del bellunese il 14 maggio 2020; Sergio Zenatti caduto sul Canalone Neri della Cima Tosa nel Gruppo Brenta il 27 maggio 2020; Loredana Degregori di Mezzolombardo precipitata il 27 agosto 2020 sul Monte Bianco; Silvano De Marco, fiemmese fotografo naturalista caduto sul Lagorai il 12 novembre del 2020; Lorenzo Gatti, di Marco di Rovereto caduto sulle Piccole Dolomiti il 21 febbraio 2021.

Il rito eucaristico è stato accompagnato dai brani dei coristi diretti da Garniga. Forte la commozione quando il Coro della Sosat ha intonato “Signore delle cime“, le cui struggenti melodie toccano le corde dei sentimenti a ricordo di chi sulle montagne se ne è andato. Poi in un momento di condivisione, come ha ricordato il presidente Zanotti, il Coro della Sosat ha eseguito alcuni brani del suo repertorio, concludendo con la canzone della montagna più famosa: “La Montanara“.

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