Patto fra Museo ladino e Famiglia Cooperativa Val di Fassa per comunicare la lingua e la cultura ladina

Una borsa nuova e curiosa che sancisce il patto fra Museo ladino di Fassa e Famiglia Cooperativa Val di Fassa per comunicare la lingua e la cultura ladina.

Comunicare in modo delicato e elegante la ladinità. Questo l’obiettivo di un progetto comune lanciato dal Museo ladino e dalla Famiglia Cooperativa Val di Fassa negli ultimi giorni, con il patrocinio dell’Azienda di promozione turistica Val di Fassa. È stato fatto attraverso una borsa per la spesa: in carta bianca ecofriendly, caratterizzata da affascinanti fotografie di oggetti etnografici della tradizione ladina esposti presso il Museo: portacote, cetra da tavolo, armilla e arco da culla, con descrizione in tre lingue: ladino, italiano e inglese.

Un passo che assieme ad altri – è recente un’iniziativa di promozione congiunta del Museo e del bar del Fassa Coop – sancisce l’inizio di un patto fra cultura e economia per veicolare l’identità ladina.

Le borse sono una novità di quest’estate 2021 distribuite a chi acquista prodotti presso i reparti extra-alimentari della Cooperativa Val di Fassa e presso il Museo ladino e si inseriscono nell’ambito delle iniziative per celebrare i 20 anni del Museo e i 40 anni della biblioteca “Padre Frumenzio Ghetta”.

Si tratta di una delle azioni che vogliono dare attuazione al nuovo claim dell’Istituto “Mia majon, mia storia, mia parlèda” e alla promessa dell’istituzione di rinforzare il rapporto col territorio e con la realtà sociale e economica.

Sabrina Rasom, direttrice dell’Istituto e del Museo ladin de Fascia: “La sinergia fra cultura ed economia dev’essere il filo rosso che accompagna le azioni di salvaguardia della nostra identità ladina e del patrimonio materiale e immateriale che la caratterizza. Cerchiamo e offriamo collaborazione con gli operatori economici sul territorio per sviluppare progetti che mettano al centro la lingua e la tradizione ladina, al fine di incuriosire gli ospiti e di rendere i valligiani orgogliosi delle proprie radici. Lo facciamo in una prospettiva win to win che porti visibilità alle nostre sedi museali da un lato e che dia un plusvalore di originalità all’offerta economica dall’altro. La Cooperativa Val di Fassa è sempre stata attiva e sensibile a questo tema, dimostrando rispetto per le radici territoriali e storiche dei suoi clienti”.

Luca Giongo, direttore della Cooperativa Val di Fassa: “Abbiamo sempre risposto con entusiasmo alle proposte degli enti culturali in Val di Fassa attraverso diverse iniziative. Questa borsa arriverà nelle case di fassani e turisti portando un messaggio silenzioso ma impattante, che accomuna Cooperativa e Museo nella cura e attenzione per il nostro territorio”.
Le borse possono essere acquistate anche all’ingrosso da altri operatori economici o culturali che volessero partecipare a questa rete di valorizzazione identitaria.

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