Una petizione in difesa delle acque del Noce

Il Fiume Noce, Foto APT Val di Sole

Nel pomeriggio di mercoledì 4 agosto si è svolto, presso la sede della sezione trentina di Italia Nostra a Trento, il lancio di una petizione popolare che chiede alle istituzioni trentine, ed in particolare alla Provincia, di intervenire con un provvedimento normativo per fermare nuovi e insostenibili prelievi idrici a scopo idroelettrico e irriguo nel bacino del Noce in Val di Sole ed evitare lo sfruttamento di un bene pubblico quale è l’acqua, da parte di soggetti privati.

“Il torrente Noce rappresenta una grande ricchezza per la Val di Sole. La qualità e l’abbondanza delle sue acque sono alla base di un’economia turistica ed agricola sostenibile e di una serie di servizi ecosistemici di inestimabile valore. Tuttavia, nuovi progetti di sfruttamento delle acque a scopo idroelettrico ed irriguo minacciano il torrente. Uno di questi, prevede un ingente prelievo idrico in Val di Peio per sostenere l’agricoltura intensiva di meleti della Val di Non”, spiegano i promotori, riuniti nel Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino, invitando i cittadini a firmare su change.org, all’indirizzo http://chng.it/nCHPZj8FBX.

All’incontro sono intervenuti Tommaso Bonazza, nuovo portavoce del Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino; Luca Scaramella, portavoce del Comitato permanente per la difesa del fiume Noce; Fabio Arnoldi, presidente della Federazione Pescatori del Trentino; Salvatore Ferrari, rappresentante di Italia Nostra e primo firmatario della petizione; Mauro Finotti, portavoce uscente del Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino, nonché presidente uscente della Federazione Pescatori del Trentino; infine Alessandro Rossi, in rappresentanza della SAT.

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