La valle del Rio Cavallo ha una nuova voce. Una nuova rivista, chiamata “Profondo Rosspach”, con cui i ragazzi e le ragazze dell’Associazione culturale Valle del Rosspach intendono raccontare e reimmaginare l’area di mezza montagna situata tra Besenello, Calliano e Folgaria.
“Il torrente scorre rumoroso, selvaggio e inarrestabile. Ma la valle è fatta anche di storie vissute e di storie da vivere”, recita la prefazione del primo numero, presentato nei giorni scorsi nella sede del gruppo, una piccola baita immersa nel bosco in località Stelderi. “L’idea – racconta Silvia Fiabane, presidente dell’associazione, – ci è venuta lo scorso autunno. Non potevamo trovarci? Abbiamo deciso di scrivere, iniziando a raccogliere storie e liberare l’immaginazione. Nella rivista c’è un po’ di tutto: racconti di vite vissute ma anche di fantasia, semplici ricette a base di erbe spontanee, suggerimenti di sentieri frequentati dai camosci, illustrazioni, interviste ai personaggi della valle e indicazioni per raggiungere i luoghi più nascosti e misteriosi”.
Il titolo, “Profondo Rosspach”, ha due chiavi di lettura. “La prima – spiega Mirko Piffer, che ha curato l’impianto grafico – riguarda la nostra intenzione di andare nelle profondità della valle, percorrendone le strade e i sentieri, ma anche camminando fuori pista, alla ricerca di storie interessanti, della fauna che la abita e dei segreti della natura. La seconda riprende l’assonanza con il film cult di Dario Argento. Nulla a che vedere però con il cinema horror, piuttosto con la capacità dell’arte e la voglia di tutti noi di portare punti di vista diversi e inventare nuovi immaginari”.
Il risultato è un progetto editoriale leggero e molto evocativo. Ma, riprende parola Fiabane, “è soprattutto l’occasione per fare gruppo e sentirci ancora più parte di questo territorio che ci piace indagare, riscoprire, vivere nel modo più umano e naturale che ci viene in mente”.
La nuova rivista, che uscirà in tre numeri all’anno ed è a offerta libera, si può trovare in diverse attività commerciali e realtà culturali disseminate tra Besenello, Calliano, Folgaria, Terragnolo e Rovereto.
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