Tremonti e Guzzetti alla Lectio degasperiana, “Tra Stato e Mercato, le Comunità”

I relatori della Lectio degasperiana 2021 – Foto Fondazione Trentina Alcide De Gasperi

Si è svolta oggi la diciottesima edizione della Lectio degasperiana, evento nato per onorare la memoria di Alcide De Gasperi nei giorni dell’anniversario della sua morte (che cade il 19 agosto), promosso come sempre dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi a Pieve Tesino, nel paese che diede i natali al grande statista trentino.

Quest’anno erano due i relatori scelti per la Lectio 2021: prima Giuseppe Guzzetti, politico, banchiere e filantropo, iscrittosi alla Democrazia cristiana nel 1954 quando ancora Segretario nazionale era proprio Alcide De Gasperi e testimone quindi di oltre mezzo secolo di storia italiana, e poi Giulio Tremonti, già Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro delle Finanze e quindi Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Al centro delle loro riflessioni un tema di grande attualità: il ruolo delle comunità e delle
organizzazioni di cittadini nella vita democratica del Paese. Un tema affrontato a partire dalla lezione degasperiana – a cui Guzzetti ha caldamente invitato a tornare affermando che “l’epoca degasperiana è passata ma non i suoi valori” – ma anche con coraggiosi riferimenti all’attualità: “Abbiamo i vaccini contro i mali del corpo, ma ancora non abbiamo i vaccini contro i più sottili, ma non meno gravi, mali della politica“, come ha ammesso amaramente Giulio Tremonti, che ha spiegato che la pandemia segna una crisi epocale, biblica, nella storia contemporanea, molto più significativa di quanto ancora si pensi, perché ha mostrato i limiti del mercatismo, definito “l’ultima grande ideologia sopravvissuta dal Novecento”.

Appassionante il confronto tra i due relatori, che hanno scelto prospettive diverse ma complementari che si sono incontrate proprio intorno al riconoscimento di De Gasperi come lo statista italiano che non solo ha ricostruito la democrazia in Italia, ma che aveva compreso meglio di altri lo spirito nuovo che doveva coniugare la democrazia ai valori della persona e ai diritti. “De Gasperi aveva molto chiaro che le comunità e gli Stati sono soggetti speciali che devono trovare un equilibrio in valori sociali e spirituali più alti“, ha ricordato Guzzetti.

Tremonti ha quindi spiegato quanto sia difficile oggi rispettare lo spirito della nostra Costituzione nel ruolo centrale che ha affidato allo Stato in un’epoca in cui la globalizzazione ha preteso di sostituirlo con un mercato che non è sempre all’altezza dei bisogni dei cittadini: “Certo, la globalizzazione non poteva essere fermata, ma forse poteva essere sviluppata in tempi più lunghi e più saggi“., ha detto l’ex ministro del Tesoro, che ha mostrato come un mercato mal guidato e mal regolato abbia preso purtroppo la rivincita sullo Stato e sull’iniziativa economico-sociale delle comunità. Oggi, ha affermato Tremonti, terminata l’illusione di un ordine globale del mondo, sostituita da un disordine globale, “è venuto il tempo per una riflessione generale sulle Regole che l’Occidente deve darsi“.

Guzzetti ha ricordato il carattere costruttivo del Terzo settore e di una economia sociale di mercato fondata sul rispetto delle libertà ma anche sulla preoccupazione per le ingiustizie:  il Terzo settore, ha spiegato, non è «solo una forza economica. È una espressione forte di “fraternità”, una parola che ricorre continuamente nei discorsi degasperiani. Guzzetti ha quindi più volte colpito
le posizioni populiste e sovraniste che – ha detto – alla fine “non amano il privato sociale e non appena incontrano esempi di cattiva gestione o gente che se approfitta se la prendono con l’intero settore”, ed infine ha avuto parole di stima per il presidente Draghi, che vede come un possibile interprete dello spirito degasperiano della ricostruzione civile ed economica dell’Italia. Perché «la politica economica degasperiana appare per molti aspetti molto vicina a quella che potrebbe essere la seconda politica di ricostruzione europea, prevista anche dal PNRR elaborato da Draghi”.

Numerosi gli ospiti intervenuti a Pieve Tesino: fra questi il vescovo mons. Lauro Tisi, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il vicepresidente Mario Tonina. All’evento hanno preso parte anche alcuni deputati trentini, il presidente del Consiglio provinciale Walter
Kaswalder, consiglieri provinciali di pressoché tutte le parti politiche, l’ex presidente della Provincia
autonoma di Trento Lorenzo Dellai e numerosi ex parlamentari, oltre ai sindaci dei principali comuni della provincia.

 

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