Maria De Unterrichter Jervolino e il suono delle campane di Montecitorio

Maria de Unterrichter Jervolino vista da Giorgio Romagnoni

Il 22 dicembre del 1947, due bambini erano seduti con la loro mamma in piazza del Parlamento, a Roma. Stavano mangiando un cono gelato, ma la loro non era una semplice passeggiata per le vie della città eterna. La madre, infatti, aveva detto ai bambini che avrebbero potuto mangiare il gelato, a patto di non sporcare e, soprattutto, a patto di alzarsi in piedi non appena avessero sentito il suono della campana di Montecitorio. “In quel momento, dovrete alzarvi, perché significa che è stata approvata la Costituzione, che è la regola che dovrete seguire per tutta la vita“, disse.

Il ricordo è di Rosa Russo Jervolino, sindaca di Napoli dal 2001 al 2011 ed ex parlamentare italiana, che all’epoca aveva 11 anni. Sua madre, la democristiana Maria De Unterrichter Jervolino, era una delle ventuno donne della costituente.

Nata il 20 agosto del 1902 a Fucine (Ossana), Maria è figlia di un ufficiale della guardia di finanza austroungarica e della giudicariese Sandra Belli. Si trasferisce ben presto a Trento, dove si diploma al Ginnasio-Liceo “Giovanni Prati”. Maria De Unterrichter si forma nello stesso Trentino in cui è cresciuto Alcide De Gasperi, nonostante la differenza di età tra i due: una provincia che si sta riprendendo dalla povertà che la attanagliava nell’Ottocento e dove è fertile l’associazionismo cattolico. De Unterrichter inizierà infatti la sua carriera politica in tarda età. Prima di approdare a quel campo, però, militerà a lungo nel mondo delle associazioni femminili cattoliche, tra cui i circoli femminili della Fuci.

Durante la Prima guerra mondiale, vive l’esperienza di profuga. Costretta a rifugiarsi a Innsbruck con la famiglia, approfondisce la sua conoscenza – prima solo parlata – del tedesco, e comincia a leggere romanzi in lingua. Sin da piccola, infatti, è forte la sua passione per la letteratura – e sarà proprio Lettere il percorso che sceglierà in seguito all’Università di Roma.

Gli studi al Liceo Prati fanno nascere in lei una spiccata sensibilità per il ruolo delle donne all’interno della società. Maria De Unterrichter avrebbe potuto scegliere un percorso d’istruzione separato, solo per donne, ma decide invece di formarsi assieme ai colleghi uomini. De Unterrichter non ripudierà mai il rapporto tra il femminile e la maternità, ma affermerà che è proprio questa caratteristica delle donne che deve essere fatta “uscire” dalla sfera domestica per diventare parte integrante del modo di fare politica.

Nel 1930 si sposa con Angelo Raffaele Jervolino, avvocato napoletano e presidente della Gioventù cattolica italiana, in seguito anche militante della Democrazia cristiana. Si trasferisce quindi a Napoli, rinunciando alla sua attività di docente. Nella città partenopea, però, si impegna nell’organizzazione napoletana delle donne cattoliche.

La sua attività politica inizia all’età di 44 anni. Il 2 giugno del 1946 viene eletta all’Assemblea costituente nelle fila della Democrazia cristiana. Negli anni politici, De Unterrichter Jervolino si occupa principalmente di Mezzogiorno, educazione dell’infanzia e condizione femminile, sostenendo l’approvazione della legge Merlin, che chiude le case di tolleranza. La visione politica di Maria De Unterrichter Jervolino abbraccia anche l’Europa, come si evince dalla vignetta di Giorgio Romagnoni. “Le donne che vogliono l’Europa come entità culturale e umana – spiega nel corso della conferenza “Perché le donne vogliono l’Europa” – devono essere vivamente coscienti che senza di loro, senza l’adesione e la collaborazione di ciascuna, una comunità che fosse solo sulla carta e non nei cuori non può sopravvivere”.

Ed è proprio sul fronte internazionale che De Unterrichter Jervolino sarà impegnata al termine della sua attività politica, nel 1963. Entra nell’Unesco, dove si occupa in particolar modo di diritti umani e di educazione alla pace, ispirata in questo dal metodo di Maria Montessori. Muore a Roma nel 1975.

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