Le palafitte, il passato riaffiora tra natura e storia

Da FIavè il percorso alla scoperta degli insediamenti preistorici

L’ abitato di Fiavè si sviluppa lungo l’antica strada che collega il Lago di Garda con Merano attraverso i Passi del Ballino e delle Palade, passando dal lago di Molveno e dalla Valle di Non. Ad una estremità del paese si trova la chiesa di S. Zenone, all’altra la chiesa cimiteriale di S. Rocco, nel mezzo la parrocchiale dedicata all’Immacolata. Il paese ha da sempre interpretato il ruolo di crocevia tra culture diverse: quella delle Alpi e quella della Pianura Padana.

Un chilometro più a sud si apre la conca che ospita la Riserva Naturale Torbiera di Fiavè, un tempo lago di Carera. Nel 1969 iniziarono gli scavi archeologici per lo studio degli insediamenti umani succedutisi dal 3500 fino al 1200 a.C.. Dell’insediamento preistorico rimangono numerosi reperti conservati nel Museo delle palafitte a Fiavè ed altri sono ancora sepolti nella torba della palude. Il paesaggio ha un aspetto completamente diverso da quello dell’Età del Bronzo: boschi, prati e campi coltivati circondano la conca. La tutela garantita dalla Riserva Naturale ha permesso alla torbiera di mantenere l’aspetto che probabilmente l’ha contraddistinta negli ultimi secoli, ora tesoro di biodiversità. Le modificazioni di aspetto del paesaggio, dovute alle attività umane, caratterizzavano il territorio già nel 3000 a.C., le ricerche archeologiche del nostro secolo lo confermano. Come sarà l’uomo (sempre che ve ne resti ancora uno) che tra 5.000 anni, frugando tra i nostri rifiuti, studierà la civiltà del ventunesimo secolo?

Dal posteggio presso Piazza S. Sebastiano a Fiavè (669 m) si percorre Via 3 Novembre fino al Museo delle palafitte. Dopo la visita al museo, proseguendo si giunge alla chiesetta di S. Rocco, dove a destra una stradina tra i campi porta nei pressi della Riserva Naturale (650 m). Seguendo le indicazioni si imbocca una passerella in legno. Al termine si gira a sinistra per raggiungere il Parco Archeo Natura, che potremo visitare con lo stesso biglietto d’ingresso del Museo. Tornando brevemente indietro un sentiero costeggia il laghetto da dove affiorano le estremità delle antiche palafitte. Lungo l’argine del fossato si giunge al Dos Gustinaci (670 m): un sentiero conduce ad un altro sito archeologico sulle sue pendici.

Una stradina campestre volge in direzione nord, percorrendo il perimetro occidentale della Riserva, regalando placidi scorci di carattere agreste. Con una lunga passerella che riattraversa la torbiera si raggiunge un’altra strada campestre. Due torri di osservazione della fauna permettono, se fortunati, di avvistare qualche abitante della torbiera. In breve si torna al bivio con la stradina che, passando da S. Rocco, conduce nuovamente in paese.

PUNTI DI INTERESSE

CHIESA DI SAN ZENONE
Citata nel 1444 e ricostruita dopo un incendio del 1832. Antico campanile della chiesa originaria.
CHIESA PARROCCHIALE DELL’IMMACOLATA
Costruita nel 1877 al posto di una preesistente chiesa più piccola. Dipinti di Metodio Ottolini del 1924.
CHIESA DI SAN ROCCO
Costruita nel 1575, restaurata nel 2008. È chiesa cimiteriale.
MUSEO DELLE PALAFITTE
www.cultura.trentino.it Punto di riferimento per la storia delle antiche comunità agricole europee. Ad agosto aperto tutti i giorni 10.00 – 19.00.
PARCO ARCHEO NATURA
Un viaggio nella preistoria tra archeologia e natura alla scoperta del patrimonio mondiale UNESCO conservato dalla torbiera di Fiavò. Ad agosto aperto tutti i giorni 10.00 – 19.00; settembre 10.00 – 18.00; dall’11 settembre al 31 ottobre: sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 18.00.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina