Mille passi contro la violenza. Domenica a Tenno marcia silenziosa in ricordo di Alba Chiara

I partecipanti alla marcia silenziosa di Levico, a fine luglio

Una marcia silenziosa per ricordare Alba Chiara Baroni, la ragazza di Tenno uccisa nel luglio del 2017 da quello che era stato il suo compagno, Mattia Stanga. La sfilata è prevista per domenica 5 settembre alle 17.30 a Tenno, ed è organizzata dalla personal trainer e modella Antonella Dell’Agnolo assieme al marito Giorgio Pedrotti e all’amico Alessandro Facchini del gruppo di amanti del ciclismo “Viva la Fuga”. Il trio aveva già curato la marcia “Mille passi contro la violenza” di Levico Terme, che aveva acceso i riflettori sulla piaga della violenza sulle donne.

“Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica a riguardo”, spiega Antonella Dell’Agnolo. “In questo caso sono stata contattata dal papà di Alba Chiara, Massimo Baroni, che mi ha domandato di portare la sfilata a Tenno. Ho accettato subito volentieri: è importante diffondere questa marcia anche laddove si sono verificati dei casi di femminicidio”. La formula della “Sfilata Silenziosa” è la stessa dei “Mille passi contro la violenza”. Quindici coppie di uomini e donne marceranno silenziosamente per le vie del borgo. Gli uomini saranno vestiti di nero, ma indosseranno delle scarpe rosse, il colore che ricorda la violenza sulle donne. Le coppie sono miste: papà e figlia, nonno e nipotina, marito e moglie, fidanzato e fidanzata.

L’appello dei “Mille Passi”: basta violenza sulle donne

“La marcia è solamente un piccolo segnale, ma dico sempre che alle volte un sassolino lanciato in un lago può dar vita a dei cerchi molto grandi”, specifica Dell’Agnolo. “Spero che sia un momento di riflessione per quanti vorranno passare a vedere la manifestazione, che è dedicata ad Alba Chiara in particolare, ma anche a tutte le altre vittime di femminicidio”. “Progetto Alba Chiara”, che si occupa di raccogliere fondi a favore delle donne vittime di violenza e dei centri antiviolenza, è nato in seno alla Fondazione Famiglia Materna di Rovereto, alla quale sono stati devoluti i soldi raccolti attraverso le vendite del calendario che Antonella Dell’Agnolo ha realizzato nella primavera di quest’anno. “Massimo Baroni mi ha conosciuta così, penso”, conclude l’organizzatrice della marcia.

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