Il Premio “Acqui Storia” alla carriera a Paolo Pombeni, “maestro a livello europeo”

Paolo Pombeni, storico e politologo

Paolo Pombeni, storico e politologo, professore emerito dell’Università di Bologna e già direttore dell’Istituto storico Italo-Germanico di Trento, editorialista politico di Vita Trentina fin dagli anni Settanta con la sua rubrica “Fatti e opinioni“, riceverà sabato 16 ottobre al Teatro Ariston di Acqui Terme il premio speciale alla carriera dal Premio Acqui Storia, il più prestigioso in Italia e forse il più noto a livello internazionale per quanto riguarda l’ambito della ricerca storica.

Il prof. Pombeni – si legge nella motivazione del premio speciale alla Carriera, assegnato su proposta della giuria storico-scientifica –  è stato protagonista di una significativa innovazione metodologica che ha sprovincializzato la storiografia italiana, anticipando analoghe innovazioni a livello europeo, soprattutto focalizzando il ruolo del partito politico (la ‘forma partito‘) come soggetto di indagine storica. Si trattava di gettare un ponte tra concettualizzazione e filologismo, tra i modelli delle scienze sociali e l’individualità dei fatti storici, tra strutture e narrazione. In tal senso, il prof. Pombeni è riconosciuto come maestro a livello europeo per avere introdotto negli studi storici una nuova apertura alla storia comparata e alle discipline politologiche, collegando la storia politica alla dimensione europea e internazionale”.

Nell’assegnare il riconoscimento viene ricordata anche la significativa attività di organizzazione culturale di Pombeni, con la rivista “Ricerche di storia politica”, da lui fondata nel 1986. Ma ci piace fare cenno anche a un’altra sua iniziativa editoriale, il periodico on line “Mente politica“, che tratta di politica interna, politica estera, politica economica, prefiggendosi di essere “il breviario del membro della classe dirigente italiana del XXI secolo”.

Nato nel 1968 per onorare la memoria della Divisione Acqui e ricordarne l’eccidio consumatosi nel settembre del 1943 nelle isole ioniche di Cefalonia e Corfù, il Premio Acqui Storia ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza della ricerca storiografica e divulgativa a livello nazionale e internazionale.

I vincitori della 54esima edizione sono stati annunciati durante la conferenza stampa, svolta il 15 settembre presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, alla presenza dell’assessore alla Cultura Cinzia Montelli e del presidente della Fondazione CRAL Luciano Mariano.

Vittorio Criscuolo, con Ei fu. La morte di Napoleone, edito Il Mulino, e Marco Rovinello, con Fra servitù e servizio. Storia della leva in Italia dall’Unità alla Grande Guerra, edito Viella Libreria Editrice, si aggiudicano ex aequo la 54a edizione del Premio Acqui Storia per la sezione storico-scientifica. Per la sezione storico-divulgativa vincono Alessandro Martini e Maurizio Francesconi con La moda della vacanza. Luoghi e storie. 1860-1939, edito Giulio Einaudi Editore, e per la sezione riguardante il romanzo storico si aggiudica il premio Stefano Muroni con Rubens giocava a pallone, edito da Pendragon edizioni. Menzione speciale per il romanzo storico a Rosa Tiziana Bruno con Kairós. Un giorno in Magna Grecia, edito da MIMebù editore.

 

 

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