I giovani di Malé. “Un motore per la comunità”

Avvincenti sfide tra oratori: tanto divertimento a “Senza confini”

Malé. Un oratorio che esce dalle sale di via don Mario Rauzi 3 ed entra nelle vie del paese, Malé, per animare tutta la comunità con eventi e manifestazioni. Il circolo culturale San Luigi, infatti, non si limita a proporre attività di animazione per bambini e ragazzi. Nel 1992, quando è nato su impulso del vecchio parroco, il suo scopo era proprio quello di aiutare la parrocchia nell’organizzazione della sagra di San Luigi, patrono di Malé, che ricorre il 21 giugno.

Una caratteristica che permane tutt’oggi, pur con le limitazioni imposte della pandemia, e che, negli anni, si è ampliata: l’oratorio è coinvolto nell’organizzazione della festa “Non Solo Casolét”, nella sfilata dei carri di Carnevale e nei laboratori estivi proposti in piazza assieme al comune. Quest’estate il Grest, che l’anno scorso era stato annullato, ha riscosso molto successo. “Nel 2020 abbiamo organizzato delle attività per gli adolescenti, che dovevano ‘aumentare di livello’, entrando a far parte del gruppo di aspiranti animatori”, spiega Nicola Zuech, presidente dell’associazione dal 2009. “L’idea di interrompere le attività estive anche per quest’anno, però, non ci piaceva. Abbiamo deciso quindi di far ripartire le quattro settimane di Grest in tutta sicurezza, anche se con numeri limitati”. I bambini delle elementari che hanno partecipato alle due settimane di Grest erano ventidue, e non una cinquantina, come negli anni precedenti. “Abbiamo dovuto dare la precedenza ai bambini di Malé, e questo ci ha creato un certo dispiacere, perché solitamente partecipavano al Grest anche dei gruppetti provenienti dai paesi vicini”, commenta Zuech. “Speriamo però di poter ricominciare ad accogliere tutti il prima possibile”. Le altre due settimane di Grest erano invece dedicate ai ragazzi delle medie e delle superiori.

Questi ultimi, a partire da ottobre dell’anno scorso, hanno iniziato un percorso settimanale: ogni giovedì sera, durante l’anno scolastico, si incontrano in oratorio e programmano di volta in volta le attività insieme agli animatori. Gli adolescenti delle superiori sono stati coinvolti anche nell’organizzazione di alcune attività proposte ai più piccoli in occasione del Grest: sono stati loro a preparare un gioco dell’oca a grandezza naturale, in cui i bambini vestivano i panni delle pedine. “Ci sono stati gruppi che con la pandemia si sono stancati di fare attività e hanno mollato la presa”, dice Silvia Endrizzi, segretaria “tuttofare” dell’associazione. “I nostri ragazzi, invece, hanno subìto l’effetto contrario: avevano ancora più voglia di ritrovarsi, anche quando, per via del lockdown o della zona rossa, eravamo costretti a vederci online”. “La pandemia è ‘venuta incontro’, se così si può dire, al gruppo adolescenti”, aggiunge Zuech. “Prima c’era un accavallarsi di attività che non dava mai il tempo di fermarsi. In questo periodo, invece, siamo riusciti a concentrarci sui ragazzi e a creare un gruppo affiatato”. Uno strumento molto importante è stato il podcast, sperimentato prima in occasione della Festa Diocesana degli Adolescenti di ottobre 2020 e poi durante l’Avvento e per la giornata della memoria, complice anche l’aiuto del parroco don Renzo Caserotti, che si è prestato ad alcune interviste.

Il gruppo giovani continuerà la sua attività anche quest’anno. “I primi incontri saranno dedicati a costruire il percorso tutti assieme, raccogliendo le idee dei ragazzi”, specifica il presidente del circolo culturale San Luigi. La metodologia – usata anche per l’estate e ormai consolidata – è quella di Projectus, un gioco da tavolo che permette a ognuno di esprimersi e che, dalle idee di tutti, riesce a cogliere una sintesi complessiva.

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