Al Cineforum del Teatro San Marco tanti omaggi ai grandi del cinema

Torna anche quest’anno con un calendario di proiezioni particolarmente interessante il cineforum più longevo della città, quello del Teatro San Marco. Nato nel 1966 da un’intuizione di Piergiorgio Rauzi, nel corso degli anni si è affermato come punto di riferimento a Trento per gli appassionati e le appassionate di cinema e, dalla scorsa edizione, è organizzato dal Circolo del cinema “San Marco”, l’associazione affiliata a UICC (Unione Italiana Circoli del Cinema) nata per dare continuità e valore all’esperienza di Rauzi.

Ventidue gli appuntamenti in programma, con titoli che spaziano dai grandi classici del cinema italiano fino alle più ricercate produzioni internazionali. Immutata la formula, con la doppia proiezione del martedì: quella delle 17.30, con doppiaggio italiano per i titoli stranieri; quella delle 20.45, in lingua originale con sottotitoli in italiano. Gli abbonamenti – 55 euro quello intero, 35 euro quello ridotto per studenti e studentesse – sono in vendita online su www.teatrosanmarco.it, oppure al botteghino del teatro lunedì 8 e martedì 9 novembre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, o comunque 30 minuti prima delle proiezioni. È anche possibile acquistare il biglietto singolo al costo di 5 euro.

Si parte martedì 9 novembre con “Bosco” di Alicia Cano Menoni (Uruguay, Italia, 2020), in collaborazione con il Trento Film Festival.

Due i film di animazione in programma: “I racconti di Parvana” (Canada, Irlanda, 2017) il 16 novembre e “L’isola dei cani” (USA, 2018) il 15 febbraio.

Tanti gli omaggi: il 30 novembre a Nino Manfredi con “C’eravamo tanto amati” (Italia, 1974); il 21 dicembre a Giulietta Masina con “Luci del varietà” (Italia, 1951); il 18 gennaio si celebra Blake Edwards con “Colazione da Tiffany” (USA, 1961); l’8 marzo omaggio a Pier Paolo Pasolini con “Uccellacci e uccellini” (Italia, 1966).

Tanto spazio anche alla leggerezza con la sezione “Non ci resta che ridere”. Il 23 novembre c’è “L’appartamento” di Billy Wilder (USA, 1960), il 1° marzo “I morti non muoiono” di Jim Jarmusch (USA, 2019) e il 5 aprile “Il grande Lebowski” di Joel Coen (USA, Gran Bretagna, 1998), oltre ai già citati “C’eravamo tanto amati” e “Uccellacci e uccellini”.

Confermata la sezione “Sguardi femminili” con “La candidata ideale” (Arabia Saudita, 2019) di Haifaa Al-Mansour il 7 dicembre, “Non conosci Papicha” (Francia, 2019) di Mounia Meddour Gens l’11 gennaio, “Cleo dalle 5 alle 7” (Francia, 1962) di Agnés Varda il 1° febbraio e “La niña santa” (Argentina, 2004) di Lucrecia Martel il 22 febbraio.

Particolarmente attuale la sezione “Ecologia e sostenibilità”, con due titoli in programma: il 25 gennaio “Un mondo fragile” di César Augusto Acevedo (Colombia, Francia, Paesi Bassi, 2015); il 15 marzo “Antropocene – L’epoca umana” di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nicholas de Pencier (Canada, 2018).

Martedì 22 marzo, torna il “cineconcerto” con accompagnamento in sala dei Radio Days. Quest’anno, il tema è “USA vs URSS”, con ben tre cortometraggi muti: “Il capro espiatorio” di Buster Keaton e Malcolm St. Clair (USA, 1921), “La febbre degli scacchi” di Vsevolod Pudovkin e Nikolaj Spikovskij (URSS, 1925), “Il teatro” di Buster Keaton e Eddie Cline (USA, 1921). I toni sono quelli tipici della commedia, in linea con l’approccio ‘leggero’ del cineforum 21/22.

Gli ultimi appuntamenti sono gli avvicinamenti alla 70a edizione del Trento Film Festival, il 29 marzo e il 12 aprile, e poi ancora il 19 aprile “Vestigios” di Brian Cullen Espinoza (Cile, 2020), visto all’ultima edizione del Festival.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina