“Chi è fuori legge?” a Trento una lettura a staffetta del libro di Mimmo Lucano

Mimmo Lucano. Foto Agensir

Nei giorni di sabato 6 e domenica 7 novembre a Trento, nella Galleria dei Legionari, che affaccia su Piazza Cesare Battisti, dalle 15 alle 18 tante donne e uomini  si alterneranno nella lettura a staffetta del libro di Mimmo Lucano, “Il fuorilegge”, come segno di solidarietà e vicinanza nei confronti dell’ex sindaco di Riace, condannato in primo grado a tredici anni e due mesi per una serie di reati legati alle attività di accoglienza dei migranti che aveva messo in atto nel suo comune.

La lettura sarà contemporanea alla Manifestazione nazionale “Abbracciamo Riace”, un’iniziativa organizzata dal basso il 6 e 7 novembre nel paese della Locride, per abbracciare Mimmo Lucano e l’intera comunità riacese.

Sempre in contemporanea con “Abbracciamo Riace”, alle ore 18.30 del 6 novembre, presso il circolo Arci Café de la Paix (passaggio Teatro Osele 8, Trento), si terrà la proiezione del documentario “Un paese di Calabria”, accompagnata dalle testimonianze di due ragazze che nel 2018 hanno partecipato al progetto Arci “Campi della legalità” proprio a Riace. (Evento gratuito ma riservato ai soci e alle socie Arci in possesso di green pass, consigliata la prenotazione!).

All’iniziativa aderiscono una serie di sigle ad associazioni solidali, tra cui Anpi, Assemblea Antirazzista Trento, Associazione AltraStrada, Associazione OraVeglia, Café de la Paix Circolo Arci, CNCA, LiberaLaParola Scuola di italiano, ResQ – People Saving People, Rete degli studenti medi, Rifondazione comunista, Sinistra Italiana del Trentino, UDU Trento – Unione Degli Universitari di Trento. “La sentenza del 30 settembre, colpendo Lucano, condanna il modello di accoglienza realizzato a Riace, riconosciuto a livello internazionale, basato su forti valori etici di dignità, diritti, tutela dei migranti, contribuendo alla rinascita di un borgo abbandonato”, spiegano gli organizzatori: “Leggeremo le parole di Lucano, anche per denunciare quanto avviene a Trento dove oltre cento persone sono obbligate a vivere all’addiaccio per la mancanza di alloggi a prezzi calmierati e servizi adeguati, molte di loro sono state allontanate senza alcuna proposta alternativa da un sistema di accoglienza provinciale smantellato. Più di quaranta sono richiedenti asilo arrivati dalla rotta balcanica che dopo aver subito violenze e privazioni, si trovano costretti a vivere per strada e a dovere così affrontare l’inverno. Non è accettabile”.

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