Trento è la città più sostenibile d’Italia secondo Legambiente

Trento si riconferma terza nella classifica del Sole 24 Ore (qualità della vita)

Trento è la città più sostenibile d’Italia per il terzo anno consecutivo. A decretarlo è un’indagine di Legambiente, “Ecosistema urbano”, pubblicata oggi, lunedì 8 novembre, sul Sole 24 Ore.

“Dobbiamo ringraziare soprattutto le persone che lavorano nell’amministrazione comunale e provinciale”, il commento di Franco Ianeselli, sindaco di Trento. “Ma soprattutto la nostra riconoscenza va ai cittadini, perché è merito loro se nella raccolta differenziata raggiungiamo risultati importanti o se a Trento c’è la propensione a spostarsi con l’autobus”.

Quest’anno il punteggio è ancora più alto rispetto al 2019 e al 2018. Si parla di 84,71 punti rispetto al 79,98% e all’81,2%. Tra i valori considerati, ci sono il biossido di azoto (No2) e le Pm10, che sono migliorati rispetto agli anni scorsi. Aumentano invece i giorni di superamento dei limiti per l’ozono: l’anno scorso erano 40, quest’anno 44.

Cresce anche la percentuale dei rifiuti raccolti attraverso la differenziata. Trento raggiunge l’83,1 per cento (81 per cento nel 2018, 82, 6 per cento nel 2019).

Calano in Trentino – così come in tutta Italia – i rifiuti prodotti: da 462 chili per abitante dell’anno passato agli attuali 438. Un segno, questo, del periodo particolare che è stato il 2020, l’anno della pandemia. Un altro effetto di questo periodo è la diminuzione delle persone che usano i mezzi pubblici: dopo i 185 viaggi medi annui per abitante e i 190 del 2019, nel 2020 Trento è arrivata a 101.

Cresce lo spazio destinato alle infrastrutture dedicate alla ciclabilità, che passa da 6,46 metri ogni 100 abitanti (edizione passata) a 8,67. Buoni gli indicatori per il verde urbano, per cui Trento risulta al secondo posto, con 399,5 metri quadrati per abitante; il solare pubblico (14,29 kw su edifici pubblici ogni mille abitanti); e dispersione idrica contenuta (15 per cento, per cui Trento si colloca al quinto posto).

Si ferma a 8,5/10 il consumo di suolo. Secondo Legambiente, si tratterebbe di un “segno che a Trento è stato davvero impostato un percorso teso alla sostenibilità”.

“Conta anche quanto è stato fatto dall’amministrazione comunale degli anni precedenti – aggiunge il sindaco Ianeselli – conta la pianificazione strategica dei primi anni Duemila, che ha messo le basi per la sostenibilità di oggi. Erede di quella pianificazione è oggi il Pums, il piano della mobilità in via di definizione, che prevede non solo grandi opere ma anche piccoli interventi per favorire gli spostamenti leggeri”.

La sostenibilità, conclude il primo cittadino, aumenterebbe anche il valore turistico della città di Trento. “Nel decennio in cui più si parla di sostenibilità, credo che sia significativo mostrare ai visitatori il proprio impegno ambientale”.

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