“Humans of Trentino”, il progetto che racconta le storie (diverse) dei trentini

“Humans of Trentino”, coordinato dall’associazione Inco, racconterà le storie di 30 trentini impegnati nella vita di comunità

La pagina “Humans of New York” è ormai conosciuta in tutto il mondo e racconta, attraverso una foto e una breve didascalia, la storia dell’umanità variegata che compone la “Grande Mela”. Nasce con lo stesso obiettivo il progetto “Humans of Trentino”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinato dall’associazione Inco in collaborazione con Centro Astalli Trento, Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Nest Trento, Associazione Mazingira, libreria “due punti”, Il Dolomiti, Punto d’Incontro Trento e Bookique Trento.

“Abbiamo costruito Humans of Trentino – spiega Patricia Dragan, coordinatrice del progetto per l’associazione Inco – con l’obiettivo di rispondere alle sfide sociali emerse negli ultimi due anni, a seguito del Covid-19, che ha investito tutti: cittadini italiani e persone straniere, chi è benestante e chi no”.

Humans of Trentino si propone quindi di favorire i legami sociali e lo scambio interculturale. “Per farlo, abbiamo deciso di organizzare il progetto attorno al racconto delle storie delle persone che fanno parte della comunità trentina – aggiunge Patricia Dragan – proprio come accade in Humans of New York e come è stato fatto, tempo fa, con Humans of San Martino, il quartiere di Trento”.

La prima fase del progetto si è svolta tra novembre e dicembre, e ha visto la formazione di un gruppo di quindici giovani tra i 18 e i 30 anni: saranno loro, infatti, a portare avanti il progetto a partire da gennaio 2022. Il gruppo ha imparato i rudimenti dello storytelling, della fotografia e del videomaking e ha seguito anche qualche lezione sulla diversità interculturale, con un focus particolare sul territorio trentino.

“Il passo successivo sarà individuare circa 30 persone, gli ‘humans of Trentino’”, spiega la coordinatrice del progetto. “Saranno selezionati tra le persone che hanno avuto un ruolo importante nel corso della pandemia, ma anche tra quelle che partecipano in modo attivo alla vita di comunità”.

I ritratti fotografici, corredati da una didascalia personalizzata, proprio come avviene per “Humans of New York”, saranno stampati e andranno a comporre una mostra che sarà itinerante fino a giugno del 2022. “Poi apriremo una call per capire chi vuole e può ospitare la mostra di Humans of Trentino”, aggiunge Patricia Dragan.

Uno dei momenti di formazione del progetto, che entrerà nel vivo a gennaio 2022

Un’altra parte del progetto prevede, ad aprile, la realizzazione di una “Human Library” alla Bookique di San Martino. “Le persone diventeranno dei ‘libri viventi’, e i lettori potranno prendere in prestito un libro-persona per una ventina di minuti”, racconta la coordinatrice del progetto, che aggiunge: “Speriamo di arrivare alla ventina di libri-persone per la Human Library. Ognuno avrà una storia divisa in due capitoli. Il primo consisterà in un racconto a scelta che rappresenti la persona, mentre il secondo sarà dedicato al modo in cui ha vissuto la pandemia. Vogliamo dare spazio all’unicità delle persone, perché tutti abbiamo una storia da raccontare”. Nello stesso giorno, oltre alla Human Library, sarà inaugurata anche la mostra fotografica con i trenta “humans of Trentino” assieme ad un video-teaser realizzato dal gruppo.

A breve sarà lanciato anche il sito del progetto, dove verranno raccolte tutte le storie di Humans of Trentino in lingua italiana ed inglese. “A maggio 2022, invece, realizzeremo una mappa interattiva su Google Map – conclude Patricia Dragan – per raccontare la multiculturalità in Trentino. Saranno inseriti i negozi etnici, le associazioni che lavorano nel settore della multiculturalità e i ristoranti etnici. Così, chiunque viaggia in Trentino potrà conoscere il nostro territorio anche da questo punto di vista attraverso la nostra mappa interattiva”.

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