Isolamenti e quarantene, ecco cosa prevedono le nuove misure

Dall’Apss arrivano dei chiarimenti sulle misure da adottare per isolamenti e quarantene in base alle indicazioni disposte dal Ministero della salute il 30 dicembre scorso, in seguito alla diffusione a livello globale della variante Omicron.

Le indicazioni sono differenziate a seconda dello stato vaccinale della persona contagiata e dei suoi contatti, con un forte richiamo alla responsabilità individuale del singolo cittadino.

Isolamento dei positivi

Il risultato del tampone è disponibile in TreC+. Nel caso sia positivo, si trovano in allegato le indicazioni igienico-sanitarie e quelle per la gestione dei rifiuti.

Il giorno dopo la pubblicazione del referto, in TreC+ si potrà trovare il certificato di isolamento e i codici per prenotare autonomamente, al decimo giorno, il tampone molecolare di guarigione tramite il Cup online.

Per le persone che hanno ricevuto la terza dose, cosiddetta “booster”, o che comunque hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto a 7 giorni se la persona è sempre stata asintomatica o se è asintomatica da almeno 3 giorni. Al termine di tale periodo, però, deve essere eseguito un test con risultato negativo.

Il cittadino che, avendone i requisiti, volesse ridurre i tempi di isolamento si deve rivolgere al medico di medicina generale per farsi prescrivere un tampone antigenico.

Quarantene dei contatti stretti, conviventi e non

Nel caso in cui i contatti stretti convivano con il positivo, è raccomandato isolare la persona in una stanza dedicata e non condividere con lei la biancheria, sanificare il bagno e le maniglie e indossare la mascherina quando si hanno contatti con il positivo.

La quarantena è di 10 giorni per le persone non vaccinate, che non hanno completato il ciclo vaccinale primario o che hanno completato il ciclo primario da meno di 14 giorni. A fine periodo, inoltre, è necessario un tampone antigenico o molecolare.

La quarantena dura 5 giorni per i contatti stretti che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e che hanno in corso di validità il Green Pass. Al termine di questo periodo deve comunque essere effettuato un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Non si applica la quarantena, e non si devono effettuare tamponi se non si sviluppano sintomi, nel caso dei contatti stretti asintomatici che hanno ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti o sono guariti dall’infezione nei 120 giorni precedenti. In questo caso, si deve osservare un periodo di “autosorveglianza” di 5 giorni, durante il quale bisogna indossare i dispositivi di protezione individuale di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultimo contatto con il positivo.

Nel caso durante il periodo di “autosorveglianza” emergessero dei sintomi, bisogna effettuare un test antigenico rapido. Se permangono i sintomi, pur in presenza di un test negativo, il quinto giorno dal contatto con il positivo si dovrà rifare il tampone.

Chiamata da parte della Centrale Covid

La Centrale Covid non può garantire la chiamata immediata nei periodi di forte aumento dei casi positivi.

Non verrà contattata dai servizi preposti al monitoraggio Covid la persona positiva senza sintomi, che dovrà però osservare tutte le misure precauzionali per evitare la diffusione del virus.

In caso di comparsa di sintomi rilevanti, le persone positive possono fare riferimento al proprio medico di base, che potrà attivare il medico delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca).

In attesa della chiamata della Centrale Covid, si può fare riferimento alle indicazioni ricevute tramite TreC+.

I contatti stretti del positivo possono chiedere al medico di medicina generale la certificazione come lavoratore in quarantena.

La chiamata da parte della Centrale Covid arriverà in ogni caso quando la persona si sarà negativizzata, per chiudere l’isolamento e disporre i certificati di isolamento nominali ai positivi e agli eventuali contatti; le date dovranno coincidere con i certificati di malattia emessi dai medici di medicina generale. I certificati di isolamento necessari saranno sempre inviati, anche a posteriori, dalla Centrale Covid.

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