Rientro a scuola, le raccomandazioni anti-contagio della Siti

Cambiano le regole per la scuola con la nuova ordinanza presentata da Fugatti il 18 gennaio. Foto Gianni Zotta

Per il rientro a scuola tra oggi, venerdì 7 gennaio, e lunedì 10 gennaio, sono state elaborate alcune raccomandazioni per evitare il diffondersi dell’epidemia di Covid-19 da parte di Siti (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica). Queste raccomandazioni saranno proposte agli organi decisionali istituzionali e agli stakeholder, e saranno poi soggette a verifica, aggiornamento e revisione in base al procedere della situazione epidemiologica.

Il virus, in questa fase, si sta diffondendo molto tra la popolazione in età scolastica, con un numero di contagi elevatissimo che, probabilmente, incrementerà ulteriormente nel corso del mese di gennaio.

“Il rapido aumento del numero dei casi nella popolazione infantile – scrive Siti in un comunicato stampa che diffonde le raccomandazioni anti-contagio a scuola – mostra come la chiusura delle scuole non abbia influito in modo determinante sulla riduzione del numero dei casi che per lo più appare di origine intra-familiare. Questo dato conferma la necessità di assicurare la riapertura delle scuole senza ulteriori periodi di chiusura”.

Le indicazioni che, attualmente, regolano la gestione dei contatti in ambito scolastico si riferiscono alla Circolare Ministeriale n. 50079 del 3-11-2021 ma sono state pensate per un contesto epidemiologico di bassa circolazione virale. Non prendono quindi in considerazione la contagiosità della variante Omicron.

Da dieci settimane, a fronte di un aumento dell’incidenza, si osservano tre fenomeni: incidenza elevata nei non vaccinati, soprattutto tra i più giovani, e aumento delle re-infezioni.

Il documento, firmato dal presidente Siti Antonio Ferro, sottolinea la necessità di una revisione nella gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico, anche alla luce delle nuove indicazioni del Ministero della Salute del 30 dicembre scorso.

Viene sottolineata la validità della vaccinazione anche per proteggersi contro la variante Omicron. Tuttavia, i vaccinati con almeno una dose nella fascia d’età compresa fra 5 e 11 anni risultano essere dell’11%, mentre nella fascia di età compresa tra i 12 e i 19 anni sono pari al 74% della popolazione.

Questi i punti indicati da Siti come indicazioni per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19 nelle scuole.

Vaccinazione.

“La vaccinazione anti Covid-19 costituisce l’intervento chiave e prioritario per garantire una “scuola sicura”: è necessario promuovere in ogni occasione la vaccinazione degli studenti e di tutto il personale scolastico.
Orientare prioritariamente le risorse del Servizio Sanitario Nazionale impegnate per la tutela della salute della popolazione scolastica su:

a) vaccinazione dei soggetti di età compresa fra 5 e 11 anni, anche mediante: strategie mirate di informazione, counselling e catch-up nei confronti dei soggetti da vaccinare;

b) attivazione di punti vaccinali o utilizzo di unità mobili presso le strutture scolastiche in aggiunta ai centri vaccinali e agli ambulatori dei pediatri di libera scelta;

c) organizzazione di maratone vaccinali rivolte a tutta la popolazione eleggibile;

d) richiami per la terza dose (“booster”) tempestivamente garantiti al momento della possibilità di somministrazione (dopo 120 giorni dalla chiusura del ciclo primario) per la fascia di età 12-18 anni;

e) vaccinazione dei non vaccinati tra i soggetti con 12 anni e più anche mediante quanto indicato al punto a)”.

Altre misure di prevenzione

“Intensificare le misure non farmacologiche di prevenzione e contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico con particolare riferimento a:

– accesso alla scuola non consentito in presenza sintomatologia compatibile con COVID-19 (raffreddore, mal di gola, malessere, dolori muscolari, ecc) e/o temperatura corporea superiore a 37.5°C

– igiene delle mani ed etichetta respiratoria

– distanziamento in situazioni statiche e dinamiche di almeno un metro

– utilizzo della mascherina – in particolare FFP2 – in tutti gli ambienti e in ogni situazione statica e dinamica (diversa dalle lezioni di educazione fisica) da parte di tutto il personale scolastico e degli alunni delle classi delle scuole primarie e secondarie non esentato

– ricambio d’aria frequente nei luoghi di permanenza (aule, mense, ecc.) con frequente apertura di porte e finestre

– adozione di precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione (es. trasporti, ricreazione, occasioni di convivialità) e limitazione degli assembramenti

– sanificazione periodica degli ambienti chiusi”

Diagnostica di prossimità

“Mantenere, e ove necessario potenziare, la rete diagnostica di prossimità, in modo da garantire a tutti i soggetti sintomatici, o a alto rischio, il tempestivo accesso ai test nei contesti comunitari, compresa la verifica della possibilità di esecuzione di test in autosomministrazione a scuola”.

Contact tracing

“Mantenere nelle comunità scolastiche attività di contact tracing semplificato in base alle soglie individuate a livello nazionale che determinano il livello e le modalità da attivare per la gestione dei contatti stretti”.

Quarantena

“Valutare nel contesto italiano attuale (e futuro) il rapporto tra rischio e beneficio, la fattibilità tecnico-organizzativa e la sostenibilità di strategie di test-to-stay alternative alla quarantena”.

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