Un anno dalla chiusura del “Trentino”, sabato 15 gennaio la manifestazione

Venerdì 25 febbraio, un dibattito sul ruolo culturale del quotidiano Trentino. Vignetta di Giorgio Romagnoni

Il 15 gennaio ricorre un anno dalla chiusura del quotidiano “Trentino”. Il comitato di redazione, insieme agli 11 giornalisti in cassa integrazione a zero ore e ai 20 collaboratori rimasti senza lavoro, vuole ricordare l’anniversario.

Alle 10 di sabato, quindi, ci sarà una manifestazione davanti all’ingresso della sede di piazzale Sanseverino. Alle 11, invece, una delegazione di giornalisti della testata sarà ricevuta dal sindaco di Trento Franco Ianeselli.

Con questi appuntamenti, spiegano i giornalisti che promuovono la manifestazione, “si vuole mantenere accesa l’attenzione sulla vertenza che da un anno, di fatto, non è mai decollata, nonostante la condanna per comportamento antisindacale del Giudice del Lavoro di Trento del 17 giugno scorso, che ha costretto la società editrice a ritornare al tavolo il 12 e 30 luglio, ma senza alcun passo avanti. È ancora stallo sul piano di gestione degli esuberi, a parte tre colleghi ricollocati dall’azienda part time al sito web, uno dei quali trasferito all’Alto Adige per il pensionamento anticipato di un altro collega. Da registrare l’inerzia dell’assessorato al lavoro e dei relativi servizi. Altri 4 colleghi hanno trovato autonomamente un’altra sistemazione”.

Aderiscono alla manifestazione di sabato 15 gennaio anche il segretario del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige Rocco Cerone, la presidente di Assostampa Trento Patrizia Belli, la presidente dell’Ordine regionale Lissi Mair, i segretari di Cgil, Cisl, Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, il presidente delle Acli Luca Oliver.

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