Ucraina, guasto di un mezzo della Protezione civile trentina diretta in Moldavia

Il guasto di un mezzo non ha fermato la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina

Il guasto di un mezzo non ha fermato la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina, che questa sera raggiungerà il comune di Bucovina, in Romania. La meta finale è una località a 30 chilometri da Chișinău, capitale della Moldavia, dove si trova il magazzino logistico dell’Ispettorato generale per le situazioni di emergenza del Ministero dell’Interno moldavo: lì verranno consegnati domani mattina i materiali necessari all’allestimento di un campo di accoglienza da 500 posti.

Il guasto meccanico al mezzo dei Nuvola è avvenuto a poche centinaia di metri dalla frontiera, in Ungheria

La colonna mobile oggi, martedì 22 marzo, ha dovuto fare i conti con lo stop di un mezzo fermo in un’officina rumena: si è trattato di un guasto meccanico al sistema automatico di azionamento del cambio del mezzo, in dotazione ai Nuvola. Il guasto è avvenuto a poche centinaia di metri dalla frontiera, in territorio ungherese. Il capo missione Giovanni Giovannini e il coordinatore del Dipartimento di protezione civile nazionale Andrea Mazo hanno optato per la prosecuzione del viaggio per 15 dei 18 mezzi, di cui 11 tir, mentre il furgone si è fermato ed è stato trasportato in un’officina in Romania. Un trasporto per il quale è stato necessario attendere diverse ore ma necessario, perché i tecnici dell’officina mobile della protezione civile, con il responsabile Stefano Ferrari, non disponevano dei pezzi di ricambio. In serata i due veicoli a supporto dei Nuvola raggiungeranno il resto della colonna mobile, mentre gli uomini del Nucleo della protezione civile degli alpini trascorreranno la notte in una struttura ricettiva nei pressi dell’officina.

Il razionamento del carburante deciso dal Governo ungherese per evitare accaparramenti e speculazioni fortunatamente non ha avuto ripercussioni negative.

Il quantitativo massimo di 100 litri per ogni rifornimento è infatti molto limitato per mezzi pesanti con una capacità anche di 300 litri come quelli che stanno trasportando i container con il materiale per il campo profughi – tende, fornelletti, brandine, coperte, kit di lenzuola, torri fari, quadri elettrici – ed i beni di prima necessità della Caritas trentina destinati alle parrocchie moldave che stanno accogliendo donne e bambini che scappano dalla guerra.

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