Mancano infermieri, ma si attiva la Cooperazione. Attesi a Trento i primi 7 neolaureati da Tirana

Arriva dalla Cooperazione trentina una soluzione al problema della carenza cronica di personale infermieristico nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie del Trentino, che, già presente da diversi anni, ha avuto una ulteriore accelerazione con l’emergenza Covid, mettendo a dura prova soprattutto le strutture di assistenza per gli anziani come le Rsa.

Grazie alla relazione con l’Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana, istituto nato nel 2004 che ha attivato corsi di laurea di medicina e infermieristica in collaborazione con l’Università Tor Vergata, pienamente riconosciuti dallo Stato italiano e quindi subito spendibili anche nelle strutture sanitarie trentine, una possibile via di uscita dall’emergenza è rappresentata dall’arrivo in provincia di infermieri e infermiere provenienti dall’Albania, terra in cui da tempo sono attivi contatti e progetti comuni con il Trentino, in particolare nel campo della formazione riservata all’emancipazione delle giovani donne, altrimenti destinate ad un ruolo sociale di secondo piano, per iniziativa della cooperazione sociale e della Curia.

Da Tirana arriveranno in Trentino già domenica 13 febbraio i primi sette infermieri, che saranno impiegati all’interno delle strutture della cooperativa Spes. “Non facciamo intermediazione di manodopera né procacciamento di lavoro, ma creiamo un percorso virtuoso: loro vengono, verificano le opportunità, poi decidono. A tale scopo abbiamo costituito in territorio albanese una società non profit, la WeMi di Tirana, di cui è direttore l’avv. Luigj Gjergji. Noi proponiamo contratti di lavoro, con supervisione continua di questa realtà”, ha spiegato Paolo Fellin (Coop Vales), referente del progetto, durante la presentazione dell’iniziativa, che si è svolta nel pomeriggio di venerdì 11 febbraio nella sede della Federazione a Trento, alla presenza del presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni, il Rettore della Fondazione dell’Università Padre Jerome Ndo Mih e l’assessore provinciale alla Cooperazione internazionale Mattia Gottardi.

“Sono in arrivo in Trentino i primi laureati disposti a lavorare nelle nostre strutture, ed altri potrebbero arrivare, anche a favore di altri partner. Per questo abbiamo chiesto all’assessore Gottardi di ripristinare canali di collaborazione con Tirana per sviluppare ulteriormente il progetto e farlo diventare sistema”, ha aggiunto Fellin, a cui hanno fatto eco le parole del rettore Padre Jerome Ndo Mih: “Auspico che nel prossimo futuro Tirana venga considerato un partner speciale. Il nostro primo rettore era un trentino, padre Ruatti originario della Val di Sole“.

Gli infermieri e infermiere professionali che arriveranno in Trentino avranno l’opportunità di lavorare, dopo un periodo di tirocinio, nelle sedi di Trento o Bolzano della cooperativa Vales, a Trento presso la Spes, Curia Trentina e Opera Barelli, o a Padova con la cooperativa Solidarietà.

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