Cassa di Trento e Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana: i soci approvano la fusione

Presidenti Fracalossi e Orsi

La fusione tra la Cassa di Trento e quella dell’Alta Vallagarina e Lizzana si farà. Le assemblee straordinarie dei soci che, causa pandemia, si sono espresse tramite le figure del Rappresentante Designato, il notaio Nicoletta Anderloni e il notaio Rita Fochesato, hanno approvato a larghissima maggioranza il progetto. Globalmente 6.763 soci hanno espresso il loro voto con una quota di favorevoli pari al 89,66% per Trento e al 78,50% per Alta Vallagarina e Lizzana.

Il nuovo istituto si chiamerà Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina, in forma abbreviata “Cassa di Trento”. La necessità di adeguare il modello organizzativo ai rilevanti cambiamenti economici, normativi e sociali, avvenuti nell’ultimo decennio, è la motivazione che ha determinato l’aggregazione. Si è infatti evoluta la tecnologia digitale, è stata riformata la normativa bancaria, nuovi competitori si sono presentati sul mercato, gravi sono state le crisi finanziarie ed economiche affrontate, a cui si è aggiunta anche la pandemia. “Lo facciamo adesso perché dobbiamo precorrere i tempi, ma – assicura il presidente di Cassa di Trento Giorgio Fracalossi – se i modelli organizzativi evolvono, i valori di riferimento rimangono gli stessi”.

“La fusione di due banche sane – ha sostenuto il presidente di Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana Adriano Orsi – è una grande opportunità. Porterà ulteriori risorse per affrontare nuovi investimenti, che andranno tutti a servizio delle esigenze di soci e clientela”. L’obiettivo della fusione è quello di costruire una nuova Cassa Rurale ancora più solida, efficiente e competitiva, oltre che di valorizzare la relazione commerciale, la trasparenza e la fiducia. In un vasto territorio caratterizzato da quasi 200.000 residenti, 16.000 imprese e dall’incontro delle due città del Trentino, inserite nel comune territorio agricolo solcato dallo stesso fiume, saranno possibili migliori economie di scala per garantire adeguato sostegno finanziario alle economie locali.

“Una banca più grande potrà continuare a sostenere lo sviluppo del tessuto economico locale, promuovere la crescita, consolidare il legame con il territorio ed intensificare i vantaggi per la base sociale – aggiunge Giorgio Fracalossi-. Con la Capogruppo Cassa Centrale Banca siamo un grande operatore bancario con una presenza capillare in tutta Italia, con banche locali ben radicate nei diversi territori”.

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