Dove c’è Armani c’è musica! Agrone “sforna” negli anni maestri di coro e musicisti

La Corale Santa Giustina di Pieve di Bono, diretta dal maestro Cornelio Armani. Foto da pagina FB di “Corale Santa Giustina”

Agrone, frazione di Pieve di Bono-Prezzo conta, secondo i dati dell’anagrafe più recenti, 186 abitanti. Pochi ma buoni, se si considera che il paesino, nel corso di un secolo, ha “sfornato” tanti maestri e musicisti di cori parrocchiali e popolari. A testimoniarlo, i fratelli Gelmino e Rosario Armani, uno sacrestano della chiesa parrocchiale della frazione e l’altro organista ed ex maestro di coro.

Fino ai primi anni del Novecento, i cori si esibivano in poche occasioni come feste di paese, sagre ed eventi particolari. Ma dopo la Prima guerra mondiale, don Girolamo, curato di Agrone a quel tempo e musicista completo, fu il primo nella Pieve a incentivare e a spingere sullo sviluppo di gruppi corali che avrebbero animato la chiesa durante la liturgia, che allora si svolgeva in latino. Veniva richiesto un particolare impegno per lo studio delle canzoni e per i testi in una lingua non per tutti comune. La cosa non ebbe molto successo, e il risultato non fu dei migliori.

Don Lucillo Carli, originario di Vigo Lomaso, prima curato e poi parroco della frazione dal ’36 al ‘47, fu il suo successore nell’impresa di sviluppare dei gruppi corali. Il primo organista della chiesa di Agrone fu Colombo Armani, nativo della frazione, negli anni Cinquanta, anche se non rimarrà per insegnare ai suoi successori l’arte della musica organale perché si trasferirà a Tione dove canterà gregoriano, una tecnica di canto liturgico che utilizza una linea melodica singola (vocale o strumentale), che può essere cantata (o suonata) da uno o più esecutori insieme. I suoi successori furono Marino Armani, suonatore di fisarmonica, come maestro del coro parrocchiale, e Fedele Armani come organista. Quest’ultimo insegnerà a Rosario Armani.

Tra il 1969 e il 1970, durante la riforma del Concilio Vaticano II, viene messo in discussione il ruolo del coro nelle chiese: la liturgia della Messa non verrà più fatta in latino ma in italiano, e i cori non sono più ben accetti. La soluzione che verrà adottata sarà di mantenere solamente il maestro a dirigere l’assemblea e l’organista che suonerà la melodia. Dovendo passare dalla liturgia in lingua latina all’italiana, si pose il problema di dover ricreare l’intero repertorio musicale. Per questo, dopo il Concilio, papa Paolo VI chiamò a Roma dei musicisti e maestri di cori di alto rilievo per imparare e studiare nuovi canti in italiano.

Sarà Angelo Armani, suonatore di fisarmonica dal ‘70, a farsi avanti sentendo la necessità di rifondare il coro parrocchiale dopo quanto avvenuto. Le canzoni cantate erano per cori virili, e quindi non vennero mai prese in considerazione le voci femminili. Angelo – che sarà anche maestro del coro Azzurro di Strada – integrò anche loro nel gruppo creando il primo coro misto nel paese che poi venne sciolto. Fu in seguito il maestro Cornelio Armani a ricostituirlo, armonizzato dall’organista Tiziano Armani (anche suonatore di fisarmonica), entrambi nativi di Agrone.

Il padre quest’ultimo, Feliciano Armani, sempre originario di Agrone, è stato capo coro parrocchiale e maestro della banda di Creto (altra frazione della Pieve). Anche gli altri due figli verranno ispirati dal padre: Roberto, organista a Bersone (attuale frazione di Valdaone) canterà nel coro parrocchiale di Creto ed Emilio suonerà nella banda musicale di Pieve di Bono.

Ad inizio 2011, il coro parrocchiale di Agrone si fonde con quelli di Cologna, Creto e Strada dando origine alla “Corale Santa Giustina”, già operativa da anni prima. Ad oggi conta su un organico di una trentina di elementi, diretta ancora dal maestro Cornelio Armani e accompagnata dall’organista Tiziano Armani. Conta diverse uscite sia in valle che fuori provincia, tra le quali la trasferta al Santuario di Pietralba e ad Assisi dove ha accompagnato la Santa Messa in una Basilica Superiore di San Francesco gremita.

Non dimentichiamoci di Rosario Armani, organista dal 1962 ad oggi nella chiesa di Agrone: nel 1985 e per trent’anni diventerà maestro del coro ANA Re di Castello di Daone. Durante i suoi anni da maestro ha avuto occasione di esibirsi in Italia ma anche all’estero: oltre in Francia, Slovacchia e Austria, canteranno alla Giornata mondiale della gioventù nel 2002 a Toronto (Canada) e nel 2005 a Colonia (Germania). Rosario è persino autore, compositore e armonizzatore della canzone “Croce di Pietra” nei primi anni del Duemila, è stato il brano cantato del coro ANA Re di Castello di Daone in chiusura del 41º appuntamento per commemorare i Caduti della Guerra Bianca, adottato come inno alpino ufficiale dei pellegrinaggi in Adamello.

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