Sopramonte: uno sportello postale per quattro sobborghi, e i disagi non mancano

Estenuanti code a Sopramonte, cosicché i consiglieri circoscrizionali del Bondone tornano ad invocare il superamento dell’orario a giorni alterni introdotto dall’ufficio postale. Tastato il terreno e comprendendo le preoccupazioni manifestate dalla popolazione locale gli esponenti politici presieduti da Alex Benetti esprimono il loro disappunto circa la qualità del servizio agli sportelli del paese erogato all’indomani della rimodulazione della presenza nelle aree urbane, stante l’intenzione di implementare la distribuzione della corrispondenza e migliorare l’articolazione territoriale a favore dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione. All’autunno 2019 risale la conferma dell’impegno assunto dal Gruppo del ministero dell’Economia e delle Finanze di non chiudere gli sportelli nelle aree meno densamente popolate, con maggior riguardo per i comuni sotto la soglia di 5 mila abitanti. Dopo gli amari e fulminei saluti a Cadine dieci anni addietro, quello di Sopramonte rimane l’unico sportello postale sopravvissuto ai tagli strutturali nei quattro sobborghi di Trento ai piedi del versante occidentale del Bondone. E ciò che d’acchito appariva come una zeppa, essenzialmente ascrivibile alla contingenza pandemica nel pieno del lockdown generalizzato, è invece attecchito a sorpresa e con vigorosità.

L’apertura al pubblico della filiale di via Revolta è ristretta a tre mattine alla settimana, niente più. Già lo scorso inverno il numero uno circoscrizionale Benetti si apprestava a picchiare i pugni sul tavolo intenzionato a risolvere celermente, e secondo ragionevolezza, l’impasse operativo. Ora si fa avanti e mette pressione la consigliera Michela Calovi. “Data l’ampiezza del bacino di utenza – mette nero su bianco andando dritta al sodo – si riscontra molto spesso che la popolazione debba attendere ore in coda all’esterno dell’ufficio postale anche con pioggia, vento o neve”. E, all’annuire dei colleghi d’aula, rimarca: “Tale situazione non solo è inaccettabile in generale, ma non può essere affrontata soprattutto dalla numerosa popolazione più anziana abituata ad andare alle poste per prelevare la pensione. Inoltre, per ritirare un documento i lavoratori rischiamo di dover prendere un giorno di ferie per recuperare anche un solo documento”. Alla giunta di Palazzo Thun la Circoscrizione Bondone inoltra richiesta formale di agire da tramite affinché si possa ambire ad uno spiraglio di dialogo con la dirigenza di Poste Italiane dinanzi al “malfunzionamento con conseguenti disagi per la popolazione” auspicando, a Sopramonte, porte aperte dal lunedì al sabato anche per alleggerire gli stessi addetti della mole di lavoro. L’istanza nasce dall’esigenza di tutelare i cittadini assicurando loro la diluizione di un servizio, definito dal legislatore, “essenziale”. Attuali condizioni di sicurezza e di precauzione contro la diffusione del coronavirus a parte.

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